
Al Gewiss Stadium di Bergamo, i neroverdi faranno visita alla Dea nel match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Dopo il ko di San Siro contro il Milan, la squadra di Dionisi cerca il rilancio e il primo sorriso in questo 2024. L’Atalanta dopo la vittoria di misura contro il Lecce (1-0) punta i quarti di finale, provando a superare gli emiliani in piena crisi.
Qui Atalanta
Gasperini deve rinunciare a Toloi, unico assente nel reparto arretrato ma recupera Scalvini e Palomino. Gli altri indisponibili sono Lookman e Hateboer. Dovrebbe sedersi in panchina il nuovo acquisto Hien, prelevato dal Verona. Gasp adotterà il 3-4-2-1: Musso difenderà i pali, davanti a lui il terzetto difensivo formato da Djimsiti, Bonfanti e Kolasinac. A centrocampo spazio a Holm sulla corsia di destra mentre sulla fascia opposta ci sarà Ruggeri. In mezzo agiranno Adopo e Ederson. Sulla trequarti scelti Pasalic e De Ketelaere alle spalle di Muriel. L’ex Scamacca dovrebbe partire dalla panchina.
Ecco la probabile formazione dell’Atalanta (3-4-2-1): Musso, Djimsiti, Bonfanti, Kolasinac; Holm, Adopo, Ederson, Ruggeri; De Ketelaere, Pasalic; Muriel All Gasperini.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: nessuno.
Qui Sassuolo
Dionisi non avrà a disposizione ben 6 giocatori: Obiang, Viti, Vina, Defrel, Racic e Boloca. Tanto turnover per il tecnico toscano che guarda soprattutto alla sfida di campionato contro la Fiorentina. In porta ci sarà Cragno al posto di Consigli. Il pacchetto arretrato sarà formato da Missori e Pedersen che giocheranno sulle fasce e la coppia Tressoldi–Ferrari al centro. In mezzo al campo straordinari per Henrique e Thorstvedt. Rivoluzione sulla trequarti dove ci sarà spazio per Castillejo (al posto di Berardi), Volpato al centro e Ceide che parte favorito su Laurientè. In avanti Mulattieri dal 1’.
Ecco la probabile formazione del Sassuolo (4-2-3-1): Cragno, Missori, Ruan Tressoldi, Ferrari, Pedersen; Matheus Henrique, Thorstvedt; Castillejo, Volpato, Ceide; Mulattieri; All. Dionisi.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: nessuno.
di Nicolò Caruso