
E’ stata una vera e propria restaurazione quella che ha operato il Carpi in questo mercato di gennaio. Ventidue operazioni, undici in entrata e altrettante in uscita. Sono tornati ben quattro giocatori che erano già stati in maglia biancorossa, tre protagonisti della promozione dello scorso anno (i difensori Suagher e Poli e il centrocampista Porcari) e un portiere, Simone Colombi, che aveva comunque lasciato un buon ricordo nel primo campionato di serie B dei carpigiani.
Anche i sette nuovi arrivati sono stati scelti per caratteristiche più in linea con la filosofia della società e di mister Castori che vuole giocatori di corsa e di grinta, gente che non molla mai. Il reparto difensivo è stato rinforzato quindi anche dai terzini Sabelli dal Bari e Daprela dal Palermo, mentre a centrocampo sono arrivati Crimi dal Bologna, il gigante Gnahorè dal Napoli e la scommessa De Guzman sempre di proprietà dei partenopei, giocatore di grande talento ma reduce da un infortunio che lo terrà fuori ancora almeno una decina di giorni. Infine l’attacco con l’arrivo del poliedrico Verdi, giovane proveniente dal Milan che può fare il trequartista, l’esterno e persino la seconda punta, e di Matteo Mancosu che ha ora la sua grande occasione per mettersi in mostra anche nella massima serie.
In uscita praticamente tutti i giocatori della rivoluzione estiva targata Sogliano, su tutti Marrone, passato al Verona, Ryder Matos, tornato alla Fiorentina e poi girato all’Udinese e soprattutto Marco Boriello, che non aveva fatto certo male, ma che probabilmente non sarebbe stato adatto al tipo di calcio richiesto da Fabrizio Castori.
Ma andiamo a scoprire chi sono i nuovi arrivati in casa biancorossa, partendo da Simone Verdi. Classe ‘92, cresciuto nelle giovanili del Milan, il ragazzo pavese si è fatto notare soprattutto nel biennio 2013-2015 nell’Empoli di Maurizio Sarri dove ha ricoperto più ruoli, dal centrocampista offensivo bravo a inserirsi fino addirittura alla prima punta. Dotato di buona tecnica e buon dribbling, Verdi ha provato, nella prima parte di stagione, l’esperienza all’estero nell’Eibar, società spagnola dei Paesi Baschi.
Eddy Gnahorè è un centrocampista francese classe 1993 che ha al suo attivo anche un paio di presenze nella Nazionale transalpina under 18. E’ stato Cristiano Giuntoli a scoprirlo nella Carrarese, dove era finito dopo l’esperienza inglese al Birmingham City, e a ingaggiarlo per il Napoli prima di girarlo in prestito biennale alla sua ex squadra.
Stefano Sabelli, terzino classe 1993, ha speso finora tutta la sua carriera nel Bari in serie B, dopo aver fatto le giovanili alla Roma. I tifosi pugliesi lo chiamavano “Pendolino” per le sue corse sulla fascia. Ha al suo attivo 10 presenze nell’Italia Under 21. Il suo contratto col Carpi prevede l’obbligo del riscatto in caso di salvezza dei biancorossi.
Jonathan De Guzman, canadese naturalizzato olandese, è il più conosciuto dei nuovi arrivati e anche il più talentuoso. A Napoli era finito ai margini del progetto di Maurizio Sarri, dopo una buona stagione con Benitez coronata da 23 presenze e 3 reti. De Guzman è un centrocampista centrale dai piedi buoni, in grado di fare anche il trequartista nel 4-4-1-1 che spesso utilizza Castori ed è molto abile nei calci da fermo.
Marco Crimi, uno dei primi acquisti di questo mercato di gennaio, è un centrocampista di rottura e di sostanza. E’ arrivato in prestito dal Bologna, dove aveva disputato una sola partita. Sempre dai Felsinei è arrivato anche Matteo Mancosu, esploso un paio di stagioni fa a quasi 30 anni nel Trapani con cui si è laureato capocannoniere della serie B con 26 reti. Infine Fabio Daprelà, terzino sinistro svizzero con già diverse stagioni nella massima serie tra le file di Brescia e Palermo. Col Carpi ha firmato un contratto di sei mesi.