
“Chi sarà il nuovo allenatore?”: è la domanda che si sta facendo più frequentemente Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Carpi. Noi proveremo a dare una mano al dirigente a risolvere questo rebus, esaminando i profili dei possibili candidati a sedersi sulla panchina dello stadio Cabassi. Nelle ultime ore il nome più gettonato è quello di Fabrizio Castori, reduce da un esperienza negativa a Reggio Calabria. Castori era già stato associato alla panchina dei biancorossi nel primo periodo di Vecchi, ma poi finì alla Reggina. Sarebbe sicuramente l’allenatore con la grinta e l’esperienza giuste per far fare al Carpi il salto di qualità nel prossimo campionato. Nei piani alti di via Karl Marx è circolato anche il nome di Domenico Toscano. L’allenatore, nato a Reggio Calabria nel 1971, ha guidato la Ternana fino alla scorsa stagione dopo averla riportata in serie B nel 2011-2012 e aver chiuso al nono posto la stagione successiva. La sua avventura con la squadra di Terni si è chiusa con l’esonero in favore di Attilio Tesser. Dopo la promozione dalla lega Pro alla cadetteria, ottenuta proprio da Toscano con la compagine umbra, è stata assegnata al tecnico calabrese la panchina d’oro Prima Divisione.
Un altro candidato a sedersi sulla panchina del Carpi è Alfredo Aglietti, ex allenatore del Novara. Aglietti non ha un curriculum degno di nota, alle spalle ha una esperienza in quel di Empoli, dove ha allenato per 2 stagioni con scarsi risultati, la sua esperienza in terra toscana finirà con l’esonero nel 2012. Lo stesso anno il tecnico viene ingaggiato dal Novara, allenerà i piemontesi per due stagioni, culminando l’esperienza a “Novarello” con la retrocessione in Lega Pro dopo i Play-out contro il Varese di un super Pavoletti. Aglietti è forse l’unico con cui Giuntoli ha avuto un reale contatto per la panchina, ma sembra che il tecnico abbia gentilmente declinato l’offerta propostagli.
Un altro papabile è Gian Luca Atzori, classe ’71, sicuramente è più brillante il suo curriculum da calciatore piuttosto che quello da allenatore, Atzori ha militato dal 2001 al 2003 nell’Empoli, con i toscani ha conquistato una promozione in serie A, era l’Empoli dei miracoli di Baldini e Tavano, in quella squadra ci giocava anche un certo Totò di Natale. Dopo l’esperienza in toscana viene ingaggiato dal Palermo, in Sicilia ottiene una promozione storica in serie A agli ordini di Francesco Guidolin e al fianco di Luca Toni. Cosa si ricorda di Atzori da allenatore? Solo degli esoneri (Sampdoria, Reggina, Spezia e Catania), eccezion fatta di uno storico play-off di C1 ottenuto con il Ravenna.
Sicuramente il nome più affascinante, ma anche il più difficile da portare in terra emiliana è quello di Ivo Pulga, ex allenatore del Cagliari, autore di due salvezze miracolose quando ancora i rossoblù di Sardegna erano di proprietà di Massimo Cellino. L’ex tecnico delle giovanili del Modena e vecchia gloria di Carpi e Parma ha dovuto fare i bagagli dal capoluogo sardo perché la società è stata venduta all’imprenditore Tommaso Giulini che ha scelto Zeman come primo allenatore della sua gestione.
L’ultima alternativa, a livello cronologico, che è passata per la mente di Giuntoli, Bonacini e compagni è quella che porta il nome di Paolo Nicolato, quest’ultimo è stato il grande artefice della marcia trionfale del Chievo verso la vittoria del campionato Primavera, sarebbe una scommessa anche perché non sempre chi fa grandi cose nelle giovanili, poi si rivela un buon allenatore per le prime squadre, un esempio? Fulvio Pea ai tempi del Sassuolo … Vedremo quindi chi alla fine sarà l’allenatore del Carpi,uno di questi o chissà che coniglio sarà tirato fuori dal cilindro dal direttore Giuntoli e il suo staff, come si dice in questi casi “Chi vivrà, vedrà…”
Di Filippo Mattioli