
“Abbiamo fatto una buona partita, gestendo molto bene le distanze, siamo stati sempre molto corti, buone le ripartenze, si è rischiato poco dietro, giocavamo contro una squadra di categoria e qualità superiore, a sette giorni dall’inizio del campionato sono soddisfatto, abbiamo fatto una buona gara acquisendo un discreto stato di condizione generale” queste sono le parole di soddisfazione che ha usato mister Fabrizio Castori per iniziare a commentare la partita amichevole che il suo Carpi ha giocato contro il Parma, pareggiando 1 – 1.
Castori fa una analisi generale dei reparti della sua squadra che si sono comportati in maniera più che discreta contro la compagine di Donadoni: “Non siamo mai andati a 5 in difesa, se non quando ci scavalcavano con lanci lunghi, abbiamo lavorato bene con i centrocampisti, la velocità di Jerry (Mbakogu) la davanti ci permette di ripartire anche solo con una punta centrale – continua il mister ex Varese e Reggina – in linea generale mi sento di dire che siamo ad un buon punto“. Il mister si è lasciato andare a belle parole per il neo-acquisto Lasagna, classe ’92, che è entrato al posto di Jerry Mbakogu segnando all’esordio: “Sono contento per lui, spero faccia sempre così“.
Il Carpi è una squadra che ha ancora bisogno di qualcosa dal mercato, Castori lo sa bene e ne parla così: “Giuntoli sa quello che c’è da fare, noi non abbiamo fretta, anche perchè la fretta è cattiva consigliera (ride l’allenatore), sappiamo bene quali sono i nostri obiettivi, l’importante è prendere giocatori da Carpi, gente che lavora seriamente durante la settimana,che ha fame e voglia. Le qualità tecniche? Se ci sono bene, se no possono essere surrogate da determinazione e volontà che nel calcio non sono poco“.
Il tecnico Marchigiano chiude il suo intervento con i media mettendo dei paletti e ponendo gli obiettivi per la stagione che va ad iniziare sabato prossimo alle 15, quando il Carpi giocherà all’Ardenza di Livorno: “L’obiettivo è mantenere la categoria e soprattutto, dobbiamo portare più gente possibile allo stadio, la squadra deve dare sempre tutto quando scende in campo, può giocare bene e a volte male, vincere o perdere ma se la squadra si impegna fino al novantesimo deve essere apprezzata dalla tifoseria“.
Di Filippo Mattioli