
Lo stop per le nazionali arriva probabilmente al momento giusto. E’ questo quello che avranno pensato i tifosi neroverdi e presumibilmente anche lo staff dirigenziale del club emiliano, Dionisi compreso. Al Mapei Football Center vogliono analizzare questo primo trittico di partite, 8 giornate che hanno regalato 10 punti alla classifica, tenendo conto del peso specifico degli avversari: Atalanta, Napoli, Juventus e Inter citandone qualcuno. L’andamento non è stato regolare o perlomeno tanto eccitante quanto deludente per il tecnico toscano, che pensava di aver trasmesso ai suoi, le concezioni necessarie per il salto di qualità, che puntualmente non è arrivato. E’ svanito nel momento clou. L’inizio di stagione è stato tortuoso, affrontare al via Atalanta e Napoli non ha di certo agevolato come avrebbe sperato la compagine neroverde, che è andata al tappeto con due colpi entrambi sferrati dai bergamaschi e dai campioni d’Italia. Il primo acuto è arrivato contro l’Hellas Verona al Mapei Stadium, coinciso con il rientro in campo di Domenico Berardi, autore peraltro di una doppietta decisiva, dopo le numerosi voci di mercato che hanno coinvolto il pezzo più pregiato della formazione emiliana. Ma la giornata più nera viene vissuta allo stadio Benito Stirpe di Frosinone, contro uno dei tanti ex della partita ovvero mister Di Francesco. Black out totale per gli uomini di Dionisi che vengono travolti completamente dai ciociari. Un Sassuolo irriconoscibile, viene stimolato a regola d’arte dal suo padrone prima di due match almeno sulla carta proibitivi contro Juventus e Inter. Ed è proprio nel momento più complicato che spuntano gli artigli: vittoria per 4 a 2 contro i bianconeri e San Siro espugnato infliggendo la prima sconfitta alla capolista Inter. Chapeau. Una doppia prestazione maiuscola che certifica le qualità di questa squadra, esaltante contro le grandi e a tratti incontenibile. Il Sassuolo pare cosi aver raggiunto quella maturità che ha rappresentato da sempre il suo anello debole. Ma anche stavolta ci siamo illusi troppo presto. Contro il Monza di Palladino viene mostrato un evidente passo indietro, che mette in luce i veri limiti e le debolezze della banda del tecnico toscano. L’ultima tappa è stata in Salento, contro la rivelazione Lecce, che ha perso la prima in campionato solo contro la Juventus alla sesta giornata. Risultato finale: 1 a 1. Tutto sommato non male su un campo insidioso come il Via del Mare. Ma per arrivare in Europa e fare il grande salto richiesto da Dionisi, serve di certo ben altro. Che possa occorrere una pausa di riflessione? Chissà.
di Nicolò Caruso