TOP
DEFREL 7: la disponibilità e la duttilità di questo giocatore servono come acqua nel deserto in questo momento della stagione. Ballardini gli da fiducia e lui ripaga con una rete molto bella e tanto altro, perché il francese oltre ad attaccare si rivela prezioso in fase difensiva. Svaria tantissimo sulla trequarti non lasciano punti di riferimento alla retroguardia bianconera che va spesso in difficoltà. Usato sicuro.
LAURIENTE’ 6,5: una spina nel fianco costante per la difesa di Cioffi. Ha grande voglia di mettersi in mostra e fa di tutto per attirare l’attenzione su di sé: dribbla, crea spazi e va al tiro. Gli manca il guizzo finale ma sicuramente fornisce una prestazione molto positiva. Rianimato.
HENRIQUE 7: dopo un periodo di appannamento ecco ”il ritorno del brasiliano”, un nuovo episodio aggiunto alla stagione del funambolo ex Gremio. Si rivede la qualità che tutti conosciamo, ricama in mezzo al campo offrendo sempre una soluzione di passaggio ai suoi compagni di reparto e poi all’improvviso incanta quando trova l’imbucata giusta per Defrel che realizza poi la rete dell’1 a 0. Mago.
RUAN TRESSOLDI 6,5: deciso, pulito e quasi impeccabile. Probabilmente il miglior Ruan della stagione. Fa a sportellate con Lucca senza paura e soprattutto contiene in maniera egregia chi passa dalle sue parti. Grande senso della posizione e ottima concentrazione. Rinato.
FLOP
PINAMONTI 5: contribuisce poco alla manovra di squadra, isolandosi spesso tra i difensori avversari che lo tengono a bada senza particolari problemi. Non fa granché per migliorare la situazione, dove non gli riesce il ruolo di boa la davanti. E’ apparso svagato e sottotono e quando ha la possibilità di pungere fallisce l’occasione con un colpo di testa che finisce a lato. Scomparso.
DOIG 5,5: in una giornata in cui Laurientè fa tutto da solo e anche molto bene, è mancato l’ultimo tassello della catena di sinistra. Lo scozzese preferisce preoccuparsi delle folate di Thauvin e co, piuttosto che offrire una soluzione a Laurientè. Da quando è arrivato in neroverde non si è ancora scrollato di dosso forse quella timidezza che a Verona pareva nascosta molto bene. Irrigidito.
di Nicolò Caruso