SASSUOLO, UNA STAGIONE INTERLOCUTORIA: LA SORPRESA LAURIENTE’ E LA DELUSIONE PINAMONTI

(foto Sassuolocalcio.it)

Terminata la stagione 22/23, in casa Sassuolo è tempo di bilanci. La tredicesima posizione conquistata al vaglio dei 45 punti ottenuti fa storcere un po il naso ad una parte di popolo di fede neroverde. Nello scorso campionato lo score è stato differente: undicesimo posto e 50 punti sul groppone, ma era ben altro Sassuolo, c’erano i vari Scamacca, Raspadori, giocatori non di poco conto. Bisognava ripartire, tra le poche certezze e i tantissimi dubbi, per Dionisi non è stato un lavoro semplice, bravo comunque a mettere in gioco le sue idee, delineando il percorso della sua squadra. Le cessioni dei pezzi pregiati hanno in qualche modo tolto consapevolezze sopratutto nel reparto avanzato, gli arrivi di Laurientè e Pinamonti inizialmente non hanno entusiasmato la piazza.

Partiamo dal francese, prelevato l’ultimo giorno di mercato dal Lorient per una cifra vicina ai 12 milioni di euro, che ha giocato la sua prima stagione in Serie A mettendo a segno 7 reti. Laurientè è stata l’ennesima scoperta vincente della dirigenza emiliana, mettendo a segno un vero colpaccio di mercato, sorpresa di questo campionato. I suoi dribbling e le sue fiammate hanno sbalordito i tifosi del Sassuolo e non solo, perché sono tanti i club che hanno messo gli occhi su di lui.

Capitolo Pinamonti: è arrivato per ben 20 milioni di euro, con alle spalle una stagione straordinaria con la maglia dell’Empoli, realizzando 13 reti in campionato. Doveva essere lui l’erede di Scamacca, lui avrebbe avuto il compito di non far rimpiangere l’attaccante romano. Ma purtroppo non è stato cosi. Ha chiuso la stagione con un bottino assai magro per le aspettative e l’esborso economico corrisposto dal club emiliano, solo 5 gol messi a segno.

La certezza invece si chiama Davide Frattesi. Il centrocampista romano è stato sempre più un pilastro di questa squadra, ha chiuso la sua seconda stagione in neroverde con 7 reti all’attivo, giocatore di grande spessore che con ogni probabilità non proseguirà l’avventura con la maglia del Sassuolo.

Tornando alla stagione appena conclusasi, registriamo una partenza a marce ridotte per il Sassuolo che perde alla prima contro la vecchia signora, mettendo a segno una sola vittoria nelle prime 6 partite giocate. Vengono a galla difficoltà evidenti in fase realizzativa, nascono le prime insorgenze con il dito puntato diritto verso l’attaccante di Cles, assai in ombra e mai coinvolto nel gioco di Dionisi. Il Sassuolo prova a scuotersi, ma mette a segno solamente 3 vittorie (Torino, Salernitana e Verona) fino alla sosta per il Mondiale in Qatar, chiudendo malamente il 2022 perdendo in maniera piuttosto netta il derby emiliano contro il Bologna (3-0).

Alla ripresa del campionato l’epilogo non cambia, subito 3 sconfitte dolorose contro Samp, Fiorentina e Lazio poi all’U-Powert Stadium arriva la svolta. La partita con il Monza diventa cosi’ un crocevia importante per il proseguo della stagione.  Nella testa dei giocatori c’è grande voglia di rivalsa, le prestazioni in campo denotano un enorme cambio di passo, certificato dagli exploit contro Milan, Atalanta, Roma e Juventus lanciando il Sassuolo verso il grande sogno europeo che manca dal 2016, quando alla guida degli emiliani c’era Di Francesco. Ai neroverdi però manca la continuità di risultati che rende tutto più difficile, facendo svanire pian piano le ultime possibiltà di raggiungere un posto in Europa.

E allora eccoci di nuovo col mercato alle porte, con i giocatori più rappresentativi ambiti dai grandi club. Sciolto il nodo allenatore, con Dionisi che rimane al timone della squadra, il timore è sempre lo stesso, ovvero quello di perdere i propri campioni per l’ennesima volta. Ma se davvero si vuole compiere il grande salto, la dirigenza dovrà ridiscutere le proprie strategie.

di Nicolò Caruso