
Al termine dell’amichevole del 14 gennaio contro il Piacenza mister Capuano commenta il mercato del Modena con una frase sibillina: “Abbiamo preso uno degli attaccanti più forti della Lega pro”. Nell’occasione il nome non esce (per scaramanzia, sostiene il tecnico campano), pochi giorni dopo la risposta al quesito porta il nome di Abou Diop, punta ventitreenne del Torino.
A quattro mesi dal suo arrivo il bilancio dell’attaccante senegalese è più che positivo. Tredici presenze, sei gol e un assist. A guardare i freddi numeri qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di uno score normale. Buono certo, ma niente di straordinario. La valutazione però cambia se si analizza il peso specifico di ogni rete segnata.
L’esordio avviene il 29 gennaio nella sfida interna contro il Teramo. Il Modena conclude la prima frazione sotto di una rete, al termine di un primo tempo assolutamente insufficiente. A Diop bastano tredici minuti della ripresa per ribaltare tutto. Tap-in rapace (su clamoroso errore di Branduani) per il pareggio e colpo di testa imperioso per il sorpasso. Il risultato non cambia più e i canarini conquistano tre punti vitali per la rincorsa salvezza.
Segue un periodo un po’ sfortunato, con quattro gare consecutive senza gol. A Macerata ci pensa la traversa a fermarlo, a Bolzano non scende in campo per squalifica. Il digiuno viene interrotto il 4 marzo contro il Lumezzane, tap-in di testa dopo il miracolo di Pasotti su Laner. Non basta per sbloccare Diop, che attraversa un altro momento di astinenza dal gol. Si arriva poi al 5 aprile, alla sfida complicatissima sul campo del Pordenone. Siamo a metà ripresa, il Modena è in svantaggio e l’ex Toro si è mangiato due gol mica piccoli. Ma al 72′ lo stesso Diop salta più in alto di tutti e insacca di testa l’1-1. A questo punto non si ferma più. Gol decisivo pochi giorni dopo contro il Santarcangelo e rete del pareggio (sempre di testa) contro la Sambenedettese, prima del definitivo 2-1 di Loi.
Se pesiamo i gol di Diop possiamo vedere come abbiano portato 9 punti in classifica. Le reti sono state tuttavia inframmezzate da qualche momento di astinenza e da alcuni errori sottoporta. Basta questo per definire il senegalese “uno degli attaccanti più forti della Lega pro”? Forse si tratta di un attributo esagerato, ma senza una punta come Abou Diop il Modena, oggi, dovrebbe probabilmente fare i conti con la seconda retrocessione consecutiva.
Di Mattia Giovanardi
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