BASTA PROROGHE, NEI DILETTANTI OBBLIGO DEL DEFIBRILLATORE

Imperativo di dotazione e qualche punto oscuro (dovrà esserci un medico?): basta proroghe al Decreto Balduzzi, defibrillatore obbligatorio

Dopo la nuova regola sui numeri (vedi qui) non progressivi, e la regola giovani (vedi qui), per le società dilettantistiche vige una nuova dotazione obbligatoria per la stagione 2017-2018. Si tratta del defibrillatore, per la precisione defibrillatore semiautomatico esterno.

L’obbligo è entrato in vigore dal 1° luglio 2017, scadute le proroghe che si susseguivano dal 2013. Terminati i 30 mesi previsti per l’adeguamento, le associazioni ora “non hanno scuse”.

Ci sono comunque dei punti oscuri nel Decreto, chiamato “Decreto Balduzzi”. Si legge infatti che: “l’obbligo non sussiste con riferimento ad alcune discipline sportive (quelle con ridotto impegno cardio-circolatorio, ndr) e quando le attività sono svolte al di fuori degli impianti sportivi. La presenza di personale è richiesta solo durante lo svolgimento di attività agonistiche o competitive. Se la società sportiva utilizza il defibrillatore in dotazione del gestore dell’impianto, è chiamata a verificarne il corretto funzionamento.”

Le società hanno diritto all’acquisto del defibrillatore a tariffa scontata, con annesso supporto a 360° riguardante l’utilizzo del dispositivo. Restano comunque a carico della società di riferimento gli oneri di acquisto e manutenzione.

Ricapitolando, le linee guida sono:

  • Dovrà essere presente personale formato al pronto intervento;
  • Il defibrillatore dovrà essere facilmente accessibile, segnalato e funzionante;
  • I corsi di formazione saranno effettuati da centri di formazione accreditati dalle singole regioni.

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