
Pareggio, sconfitta, vittoria, sconfitta e vittoria. Questo lo score delle ultime cinque uscite del Carpi. Non ci vuole un genio per notare un andamento a singhiozzo, lontano da quello che dovrebbe essere il ritmo di una formazione desiderosa di attestarsi nelle zone alte della classifica. La costanza è un fattore imprescindibile per perseguire i propri obbiettivi, in Serie B ,in A, in Eccellenza. Vero è che i play-off se li giocano in sei, e il Carpi c’è dentro in pieno, ma è altresì vero che il campionato è lungo ed il secondo posto non è presidiato da corazzate. Escludendo per il momento il Verona, leader con l’attacco ampiamente migliore della categoria, il Carpi è a cinque lunghezze dalla medaglia d’argento (occupata oggi dal Cittadella). Non troppe, ma nemmeno pochissime, considerando che Entella, Perugia e Spal sono davanti ai biancorossi. Ed è lecito aspettarsi qualcosa in più da un undici reduce dalla massima serie, retrocesso per un punto e spesso sovrapponibile per uomini a quello della passata stagione. Poco importa se Castori, Blanchard e Mbaye parlino di un pareggio (quello di Vercelli) “voluto, per muovere la classifica”, dopo lo svarione casalingo con l’Ascoli. Due partite (Ascoli e Pro Vercelli) che hanno fruttato solo un punto e zero goal fatti. Compattezza in Piemonte, sì, ma non basta, se l’attacco viene meno. Chiedere al Modena per delucidazioni.
La prossima sfida del Carpi (domenica 13 novembre alle 15), nel week-end “sostitutivo” della A, si chiama Avellino. Al Cabassi, non quel fortino che voleva Castori dopo lo 0-2 subito dal Picchio che ha sorpreso un po’ tutti. Altra gara tutt’altro che proibitiva: gli irpini lontano dal “Partenio” hanno tirato su un solo punto dei dodici totali, arrivano da due defeat e si trovano terzultimi. Esattamente sei giorni dopo, il 19, sempre alle 15, la trasferta più meridionale della terraferma cadetta: Bari. I biancorossi di Puglia, con ambizioni di vertice, soffrono di balbuzie come il Carpi, e, nel momento in cui scriviamo, si trovano a metà classifica, lontani dalle aspirazioni dirigenziali. Proprio in questi giorni verrà esonerato il tecnico Stellone al fine di defibrillare una squadra costruita (sulla carta) per un campionato di vertice. E si sa, incontrare compagini post-cambio di allenatore è sempre complicato.
Big match, anche per i bookmakers, quello in programma tra 19 giorni al Cabassi, sabato 26. In Emilia arriva il Cittadella, la scheggia di inizio stagione attualmente seconda in graduatoria. I veneti ricordano un po’ il Carpi edizione 14-15’. Pur partendo con il target minimo (la salvezza), i granata non possono nascondersi davanti ad una classifica lampante. Sarà la prima sfida di cartello di casa al Cabassi. Non sono contemplati sbagli.
di Gigi Ferrante
(foto tratta dal sito www.carpifc.com)