
“Mi fa piacere che tutta Italia abbiano visto che cos’è il Carpi, come questi ragazzi interpretano le partite e come rispondono nelle avversità della gara alla fatica fisica e mentale”. Queste sono le parole che ieri sera, dopo la partita eroica che il Carpi ha vinto per 1-0 sul Frosinone, ha detto il Direttore Sportivo biancorosso Romairone. La sfida di ieri ha portato il Carpi nella storia. Si giocava la semifinale playoff al “Matusa” di Frosinone, di fronte la temibilissima truppa di Pasquale Marino, l’ex mister di Udinese e Vicenza che ha rassegnato le dimissioni alla società nel dopogara annunciandole a Sky. L’arbitraggio non ha aiutato la squadra emiliana che si è trovata addirittura a giocare in 9 contro 11 a causa di due espulsioni. Il cartellino rosso è stato mostrato a “Kiki” Struna e Riccardo Gagliolo. Il signor Ghersini di Genova, arbitro della sfida, ha negato un rigore solare alla compagine di Fabrizio Castori. Detto tutto ciò, il finale di partita pareva scontato e invece non lo è stato. La forza di volontà e di gruppo degli “immortali” è uscita, tanto è vero che al minuto 41 del secondo tempo uno dei pilastri del gruppo, Gaetano Letizia, ha tirato dalla distanza ed ha battuto l’estremo difensore Bardi. Gelo sul “Matusa”, tutto il pubblico ammutolito. L’epilogo di una serata storica dice che il Carpi si giocherà la serie A in finale playoff contro la vincente di Perugia – Benevento di stasera. La gara di andata si disputerà domenica 4 Giugno alle ore 20:45 allo stadio “Cabassi” mentre il ritorno è in calendario per l’8 dello stesso mese.
Lasagna, Lollo, Letizia e compagni hanno fatto un vero capolavoro ieri sera in terra laziale. Hanno sovvertito un pronostico che nemmeno il più ottimista avrebbe immaginato. Il gruppo biancorosso ha scritto un’altra pagina importante della propria storia recente, manca il capitolo più importante e speriamo più bello, o come si dice in questi casi. Il Carpi ha la torta, una bella torta, fatta e decorata nel corso di tutta la stagione e deve metterci sopra la cilieginA cosicché il capolavoro possa ritenersi compiuto…
Filippo Mattioli
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