
La notizia era nell’aria già da diverso tempo, poco fa durante una conferenza stampa la voce è divenuta notizia ufficiale. Stefano Bonacini lascia la guida del Carpi e mette la società in vendita.
“Abbiamo fatto qualcosa di straordinario – dice mister Gaudì – è arrivato il momento di passare la mano ad altri imprenditori. Io dico di aver amministrato bene questa società. La gente pensa che io mi sia arricchito con le plusvalenze e con i sodi della società. Quei soldi sono sempre rimasti nelle casse societarie. Il nostro bilancio lo dimostra.“.
Stefano Bonacini risponde anche a chi afferma che da quando Giuntoli non è più Direttore Sportivo del Carpi sia cominciata una lenta discesa agli inferi: “Senza Cristiano – commenta – abbiamo fatto 38 punti in serie A, non riuscendo clamorosamente a salvarsi. L’hanno dopo abbiamo sfiorato il ritorno nella massima seria arrivando ad una finale playoff persa con il Benevento. La stagione di Calabro abbiamo fatto bene e questa siamo retrocessi“.
Nell’ambiente cominciano a girare i nomi che potrebbero prendere il posto di Bonacini e soci. Marchi, Liu Jo e Lazzaretti, patron della Correggese sono tra quelli più in voga: “Lazzaretti non lo conosco di persona – chiosa Bonacini – non ci ho mai parlato. Fa calcio da tanti anni. Marchi? Avrebbe anche lui il profilo giusto per rilevare la società“.
Il patron biancorosso procede: “La società è in vendita, la squadra verrà iscritta al prossimo campionato indipendentemente dalle trattative che verranno. Possibili ripensamenti? Non ce ne saranno, ormai il rapporto si è rotto. Voglio ringraziare tutti i ragazzi del settore giovanile che con compensi modesti hanno sempre lavorato nel miglior modo possibile. L’amministrazione comunale? Abbandono totale da parte loro“.
Bonacini ha speso anche parole nei confronti di una delle figure chiave della sua gestione, Fabrizio Castori:” Lui è una persona straordinaria – conclude – gli va detto grazie per tutto quello che ha fatto. Per me è stato come un padre. Quest’anno si è imbattuto in una stagione storta ma l’affetto rimane invariato“.
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