
Il Castelvetro sta vivendo la prima della stagione della sua storia in serie D e i risultati sono assolutamente soddisfacenti. La salvezza, di fatto, non è mai stata in discussione, mentre i play-off sono una possibilità ancora concreta, anche se complicata. La nostra redazione ha contattato l’esterno degli emiliani Stefano Cozzolino, autore della rete all’ultimo respiro nel derby di domenica contro il Castelfranco.
Stefano, che derby è stato quello di domenica?
E’ stata una gara strana, noi abbiamo giocato molto male per quelle che sono le nostre potenzialità. Il Castelfranco doveva vincere a tutti i costi e infatti ha fatto una grande partita. Purtroppo per loro e per nostra fortuna siamo riusciti a segnare due gol negli ultimi cinque minuti. Prima Greco ha accorciato le distanze con una punizione dal limite dell’area, mentre all’ultimo secondo mi sono buttato su una palla lunga e ho anticipato il portiere e l’ultimo difensore, riuscendo a siglare il pareggio.
Il Castelvetro che stagione sta vivendo a livello generale?
A livello generale il bilancio è positivo, visto che in classifica siamo dietro soltanto alle big del girone. Tuttavia abbiamo qualche rammarico perché in alcune occasioni potevamo fare meglio. Ci sono comunque le basi per continuare a crescere in futuro.
I play-off sono l’obiettivo per il finale di stagione?
Ci puntiamo, siamo distanti sei punti dalla quinta e mancano sei partite alla fine. Domenica inoltre affrontiamo proprio la quinta, ossia la Correggese, dunque perché non crederci?
A livello personale che stagione stai vivendo?
Positiva, ho segnato sei reti e per un esterno come me è un buon bottino. Vale un po’ il discorso che ho fatto per la squadra, non sono del tutto soddisfatto perché in alcune gare avrei potuto fare meglio. Comunque va bene così, vedremo cosa saremo in grado di fare in futuro.
Mister Serpini che tipo di tecnico è?
Sul piano tecnico-tattico è di un’altra categoria, veramente molto preparato. Le sue indicazioni consentono di giocare e divertirsi allo stesso tempo. A livello umano è una brava persona, con noi giocatori stringe rapporti anche extra-calcistici.
Hai detto di essere un esterno, quali sono le tue caratteristiche principali?
Sono un esterno puro, la velocità è il mio punto di forza. In passato ho ricoperto anche il ruolo di punta, esterno offensivo o mezzala. Diciamo che sono un giocatore eclettico.
Tra i compagni di squadra c’è anche tuo fratello Giuseppe. Che sensazione si prova a giocare con un membro della famiglia a fianco?
A parte una piccola parentesi a Como in C1, l’anno scorso abbiamo giocato per la prima volta assieme. E’ un’emozione molto bella, pensa che nella prima gara gli ho anche fatto l’assist del gol. Quando eravamo piccoli parlavamo spesso della possibilità di giocare insieme, magari in contesti un po’ diversi. La sua presenza rende tutto più facile, a livello umano giocare insieme ha aiutato molto entrambi.
In passato invece vi siete mai affrontati da avversari?
Per fortuna mia, no.
Di Mattia Giovanardi
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