
Liquidata, in differita ma senza troppe reverenze, la pratica Europa League, è ora di rituffarsi a pieno regime in campionato. Una veste che meglio si addice al Sassuolo, che, anche a detta del suo condottiero Eusebio Di Francesco, “non è ancora pronto per l’Europa“. A posteriori, sarebbe stato strano il contrario, alla prima partecipazione assoluta internazionale, ottenuta peraltro grazie alla vittoria in Coppa Italia della Juventus, a coronamento comuque di un ottimo campionato per una compagine di provincia. Una bella esperienza sì, oltre che la prima per molti, ma anche un concentrato di effetti collaterali. Su tutti, la necessità di un turnover tra il giovedì e la domenica, con una rosa già di per sé risicata e successivamente martoriata da acciacchi di ogni genere. E questo boomerang d’Europa League ha detto ciao al Sassuolo non senza scompigliare ulteriormente i piani, posticipando al venerdì pomeriggio una sfida di cui EDF avrebbe fatto volentieri a meno, col Genk.
QUI SASSUOLO.
Così i neroverdi hanno lavorato, per quanto possibile, nel week-end in ottica Fiorentina, pre-monday night della 16ª giornata di Serie A delle ore 19. Lasciata alle spalle la crisi, l’aria natalizia ha portato bene alla compagine emiliana. Ancora distante, comunque, dalla passata stagione. Un anno fa i punti erano 26, contro i 17 di oggi (20, sul campo). Con una trasferta impegnativa tra poche ore. E gli uomini quasi contati.
Politano, Duncan, Berardi, Letschert e Biondini, ovviamente, non ci sono. A questi si sono aggiunti Missiroli, neanche convocato, e Acerbi, in dubbio per i postumi di una botta al naso rimediata in EL. Unica nota lieta Pellegrini, rientrato nei ranghi. Quasi certi della titolarità al “Franchi” Consigli, Gazzola, Peluso, Pellegrini, Magnanelli, Ricci e Defrel. La difesa sarà completata da Acerbi (oppure Cannavaro, in caso di forfait) e Antei. Nel 4-3-3 in mediana vedremo Pellegrini-Magnanelli-Mazzitelli, ma attenzione a Sensi, figura tra i convocati. Davanti il tridente si completa con Ragusa, verso un’altra esclusione in campionato Matri.
QUI FIORENTINA.
Da par suo la Fiorentina ha giocato, vincendo, giovedì in Europa League. Per i viola l’avventura proseguirà, ma ora, per tutte, almeno per una sessantina di giorni, ci sarà spazio solo per le fatiche di Serie A. E’ così anche per la formazione di Sousa, ancora invischiata in un anonimato che, accostato allo champagne di inizio stagione 2015-2016, fa ancor più male ai tifosi, proiettati all’Europa (leggasi, primi cinque posti in classifica). 23 punti ed una gara da recuperare, questa settimana, a Genova. Poi Lazio e Napoli. Impegni non da poco… punti potenziali post-16ª 29, comunque meno del bottino di un anno fa (32). Conditi, in più, da qualche polemica di troppo, retorica e non.
Il 3-4-2-1 di Sousa penderà dalla gamba contusa di Borja Valero: in dubbio il suo impiego dall’inizio. A difendere Tatarusanu pronti Salcedo, Gonzalo Rodriguez ed Astori. Sulle corsie laterali Tello e Milic, in mezzo Badelj e Vecino, qualora Borja dovesse alzare bandiera bianca. Le, pericolosissime, mezze punte alle spalle di Kalinic rispondono al nome di Ilicic e Bernardeschi, rivelazione viola. Verso la panca Babacar dopo l’opaca prestazione di coppa, assente per squalifica invece Tomovic.
Arbitrerà il match il signor Fabbri della sezione di Ravenna.
Al netto dell’improponibile orario, Fiorentina e Sassuolo si giocano al “Franchi” un pezzetto di stagione. Una stagione che, giornata dopo giornata, crea veri e propri filoni in graduatoria, treni da prendere, latitudini da evitare. Due formazioni, quella viola e quella neroverde, ancora fotocopia delle parenti targate 2015-2016, in crisi d’identità e in lotta con se stesse. Destini, non da oggi, vicini: Incrociatisi a Firenze in una sfida che valse, di fatto, la permanenza del primo Sassuolo da massima serie di Squinzi, e quasi ri-incrociatisi due estati fa, quando Di Francesco fu un papabile sostituto di Montella in Toscana. Infangatesi invece, ad oggi, in un pantano di polemiche, infortuni, impegni europei fuori portata di primo terzo di stagione. Che ormai va verso la sua conclusione. Sono snodi, svincoli, sliding doors. Fate un po’ come volete.
di Gigi Ferrante
(foto tratta dal sito ufficiale Sassuolo)