IL PALERMO SALTA IN ARIA, DI FRANCESCO RESPIRA. IL SASSUOLO RIPARTE DA QUI

Matri si ritrova ed il Palermo non cambia rotta. Al Mapei finisce 4-1. bene Berardi dal 1', ma non tutto è da salvare

Il Sassuolo vince ed allontana lo spettro degli ultimi tre posti. Torna alla vittoria un mese dopo il 3-0 all’Empoli, ratificando una volta per tutte le gerarchie dei bassifondi. Le ultime tre della classe infatti sono ora lontane 11 punti. Tanti, tantissimi, specie se si pensa che nessuna di loro ha totalizzato tale quota in venti partite giocate.

Domenica al Mapei il Palermo però parte forte, spaventando la classe neroverde. È Quaison a sbloccare il match quasi subito, ma l’apprensione rimarrà tale. I rosanero non sono attrezzati per riuscire a reggere quasi nessun avversario, e il Sassuolo non fa eccezione: il vantaggio siculo dura meno di dieci minuti. Si scatena Matri, che torna al gol dopo tre mesi. L’ex Juve, titolare grazie alla defezione iniziale di Defrel, trova il terreno fertile sul quale ritrovare la fiducia che era mancata. Fondamentale per un bomber, benché appesantito.
Il Palermo, poi, è collaborativo, e spiana la strada ai padroni di casa. Prima dell’intervallo Ragusa rimette in sesto la situazione, poi altri due gol nella ripresa, con Politano e Matri, autore di una doppietta: mancava dal 13 settembre 2015, vestiva la maglia della Lazio e giustiziò l’Udinese.

LE NOTE LIETE.
Su tutte, si è rivisto lui. L’uomo di maggior spessore, caratura, valore assoluto della rosa sassolese. Domenico Berardi, preferito a Politano dal primo minuto, è tornato a mostrare sprazzi di bel calcio, fornendo peraltro l’assist del 2-1 per Ragusa. L’infortunio sembra finalmente alle spalle. Il Sassuolo ha il suo nuovo acquisto.

Una classifica che può solo migliorare. D’ora in avanti, con le spalle più che coperte, EDF guarda all’orizzonte. Senza la presunzione di voler ricalcare l’andamento dell’anno scorso, ormai mission impossible, ma con la sana ambizione di chiudere in una posizione di classifica meno infamante dell’attuale 16ª.

La possibilità di prendere definitivamente lo svincolo giusto dalla prossima domenica: si andrà a Pescara, contro l’unica compagine ancora a secco di vittorie sul campo. I soli tre punti giunsero proprio al Mapei, per questioni extra-calcistiche. La vittoria è cosa fattibilissima. Stavolta basterà quella sul campo.

LE NOTE STONATE.
Vero che Matri è tornato a segnare. Vero anche però che lo ha fatto contro una difesa troppo flebile, praticamente assente. È presto per parlare di bomber recuperato, specie se, ancora per un po’, partirà alle spalle di Defrel nelle gerarchie.

La difesa quasi mai da clean sheet. Solamente due da ottobre ad oggi. Questa è, accanto alla trita questione infortuni, la vera mancanza rispetto alla passata stagione. Anche per via di un blocco difesa senza onesti operai faticatori (leggasi Magnanelli, Cannavaro, Vrsaljko…). Cambiare gli interpreti con lo stesso risultato è il sogno di tutti gli allenatori; ma quasi mai s’avvera.

Le dichiarazioni di Eusebio sul futuro. Un classico “vedremo cosa succederà”. Così come Berardi. “Vedremo cosa succederà”. Già, vedremo.

La prossima gara ufficiale del Sassuolo sarà l’impegno in Tim Cup di mercoledì 18 gennaio, alle ore 17:30. Gli emiliani ospiteranno il Cesena, in una gara valevole per gli ottavi di finale della coppa nazionale.

di Gigi Ferrante

(foto tratta dal sito ufficiale sassuolocalcio.it)