
A differenza dei colleghi che abitano nell’attico, per gli atleti di B non c’è nazionale che tenga. I ritmi e la Lega Serie B impongono di giocare sempre (ma proprio sempre), almeno fino alla vigilia di Capodanno. Inconfondibile nella scelta appena ratificata il calco british: sulla falsa riga di quel che accade già da anni in Premier League la seconda divisione italiana sarà in campo il 24 ed il 30 dicembre. La bontà di questa decisione verrà eventualmente ratificata insindacabilmente dai tifosi, l’anima di questo “gioco”. Da chi, ovvero, riuscirà a mettere da parte il cenone della Vigilia per stappare lo spumante in autostrada, sulla via del ritorno, considerando romanticamente la propria squadra alla stregua dei propri cari. E anche qualcosa di più.
Per il Carpi (e quindi anche per tutta la torcida biancorossa) la tappa da segnare per la trasferta del 30 dicembre sulla cartina è Novara, a chilometri 230, sei giorni dopo il big match ai piedi dell’Albero: Carpi-Verona. Ma prima, Bari-Carpi, uno svincolo a tutti gli effetti.
Oggi la truppa di Castori deve concentrarsi però sul Bari e sulla situazione novembrina, ben lungi dall’essere quella auspicata dal tecnico. I falconi hanno raccolto due punti nelle ultime tre partite, contro avversari non così temibili sulla carta: Ascoli, Pro Vercelli ed infine Avellino. Il “Cabassi”, dopo la vittoria battesimale, non ha infuso la giusta linfa. Ed oggi, alla pre-vigilia della trasferta più a sud della “mainland”, Bianco e compagni sono al limite inferiore della zona play-off, a nove punti dal primo posto ma solamente a quattro dal terzo. Nulla di catastrofico, ma è necessario cambiare passo, altrimenti gli spareggi saranno l’unica via percorribile per un ritorno al paradiso.
QUI CARPI.
Aldilà delle voci di mercato, la squadra si è allenata in settimana dividendosi fra il Cabassi e il sintetico di Fiorano. Unico a lavorare a parte mercoledì è stato Jawo, oltre agli assenti Belec e Bifulco impegnati in nazionale. Bonacini, il patron, cerca di ripulire l’aria di polemica attorno ai suoi ed in particolare a Blanchard, non convocato nella gara interna contro l’Avellino. “Nessun caso, solo una scelta conscia del mister”, ha dichiarato. Certamente non ci sarà al San Nicola invece Crimi, che era in diffida ed è stato ammonito domenica scorsa. Ipotizziamo dunque una formazione, col condizionale d’obbligo, visto il momento non dei più semplici per quanto concerne i risultati in campo. Colombi in porta, presidiato da Letizia, Romagnoli, Gagliolo e Struna. A centrocampo sicuri Bianco e Di Gaudio, dovrebbe tornare la mediana a 4 dopo il trio visto contro l’Avellino. A completarlo pronti Pasciuti e Mbaye. Il duo offensivo dovrebbe poter contare su Lollo, a riposo precauzionale al Cabassi (era in diffida anch’egli) a ridosso di Lasagna.
QUI BARI.
In Puglia continuano a rincorrersi le voci e le accuse societarie, fra chi riveste la carica di presidente attuale e chi invece non lo è più, nolente. Che la situazione non sia limpida è chiaro, così come è probabile che ci siano magagne ancora insabbiate. Ma, se quel che riguarda la dirigenza rimane questione farraginosa, più concreta è risultata essere la svolta della società riguardante la guida tecnica. Stellone ha infatti lasciato il posto a Colantuono, nel tentativo di riportare la squadra nelle zone più interessanti della classifica ed estirparla dall’ignavia di metà classifica. Proprio quelle zone interessanti occupate dal Carpi, l’avversaria di sabato, distante solamente quattro lunghezze. Una vittoria permetterebbe ai galletti di ridurre notevolmente il gap con una potenziale rivale, e di rimettere in discussione ogni certezza carpigiana. Come giusto che sia, in un campionato di 42 partite che ha appena completato un terzo della propria interezza. L’esordio dell’ex allenatore dell’Udinese, in casa, non è stato dei più memorabili. I tre punti contro lo Spezia, accarezzati per 45 minuti, sono evaporati a -8 dal gong con un tragicomico autogol di Fedele (un ex) con annessa furia del tecnico. Ai box ci sono Ivan e Monachello, differenziato per Fedato. Oggi, giovedì, sono tornati alla base anche i nazionali. Brienza, Maniero e De Luca i gli uomini da tener d’occhio.
Gli ingredienti per una contesa avvincente e maschia ci sono tutti. L’arbitro designato è il signor Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata, fischietto felice per i pugliesi (tre vittorie su tre).
di Gigi Ferrante
(foto tratta dal sito ufficiale Lega Serie B)