LE INTERVISTE DELLA TANA GIALLOBLU’: ANGELO CONCA, CENTROCAMPISTA POLIEDRICO

La Tana Gialloblù: Oggi abbiamo il piacere di avere con noi Angelo Conca, uno dei protagonisti di una promozione in serie B rimasta nel cuore di tanti tifosi canarini, quella del 1986, grazie per essere con noi Angelo.

Angelo Conca: Ciao Enrico  piacere  mio, un  saluto a te e a tutti i tifosi modenesi.

La Tana gialloblù: Ogni volta che intervisto i giocatori di quella annata ritornano alla mente ricordi ed emozioni di un anno incredibile.

Angelo Conca: anche per me è un emozione ricordare quell’annata stupenda, non iniziata benissimo, anzi rimediammo pure una qualche sconfitta piuttosto pesante nel girone di andata, a Carrara, a Bergamo con la Virescit e a Padova, ma siamo sempre ripartiti alla grande, grazie anche a dei ragazzi giovani molto validi, e un allenatore come Gigi Mascalaito che ha saputo unirci, tirando fuori da tutti noi sopratutto i valori umani. Nel girone di ritorno quando eravamo lontani di diversi punti dal Parma, dalla Reggiana e dal Piacenza non ci siamo persi d’animo e soprattutto quando vincemmo la partita casalinga contro il Piacenza ci convincemmo di avere la possibilità di vincere il campionato, infatti  nelle ultime 13 -14 partite praticamente non perdemmo mai, se ricordo bene.

La Tana gialloblù: Hai ottima memoria Angelo, non perdemmo mai nelle ultime 13 – 14 partite, sembrava una squadra invincibile, come che quel gruppo non potesse sbagliare.

Angelo Conca: Si, hai ragione, ricordo che il Parma di Arrigo Sacchi sembrava la squadra che doveva vincere il campionato in carrozza, invece alla fine giungemmo a pari merito, facemmo un campionato incredibile, mi vengono i brividi a pensarci.

La Tana gialloblù: Nella memoria di tanti tifosi di quell’epoca siete ricordati come i protagonisti della cavalcata per la serie A.

Angelo Conca: Beh, la nostra promozione venne dopo che nell’annata precedente il Modena rischiò la retrocessione, e con qualche acquisto e giovani che mister Mascalaito fu molto bravo ad amalgamare insieme, si fece una squadra compatta che resistette anche a momenti difficili di quella stagione.

La Tana gialloblù: Angelo, come mai un giocatore con uno splendido tiro da fuori come te ha segnato poco in carriera?

Angelo Conca: Effettivamente hai ragione, sono stato anche sfortunato da questo punto di vista, ho preso diversi pali e traverse, ma devo anche dire che mi sono adattato molto nella mia carriera, se ricordi, sopratutto l’anno di B, a causa di diversi infortuni che ci furono nella squadra, spesse volte feci il terzino, addirittura mi adattai a fare lo stopper, marcai Cinello nella partita di Trieste, e nonostante non fossi altissimo di testa le prendevo.

La Tana gialloblù. Una domanda che feci a Sauro Frutti, che era il diretto protagonista dell’episodio e che ora vorrei fare a te. Sauro mi disse che al momento della concessione del rigore di Varese, poi decisivo per la promozione, tutti voi vi giraste lasciandolo con il pallone in mano, cosa successe in quel momento effettivamente? C’era molto timore da parte della squadra?

Angelo Conca: Sono onesto, non ricordo bene, di certo ricordo perfettamente l’entusiasmo incredibile al termine di quella partita, nostro e del pubblico che ci aveva seguito in grande numero a Varese.

La Tana gialloblù: Prima di venire a Modena ottenesti a Foggia una bellissima promozione nel 1979-80 poi pochi anni dopo sempre a Foggia avesti come compagno di squadra Antonio Tormen ex del Modena.

Angelo Conca: Sì, Antonio venne a Foggia l’ultimo anno della mia permanenza in Puglia, ottimo giocatore che ogni tanto sento, purtroppo una stagione sfortunata perché al termine della stessa retrocedemmo in serie C1.

La Tana gialloblù: Prima di Modena eri a Cagliari, mentre dopo due anni a Modena tornasti in Sardegna a Sassari con la Torres, cessione abbastanza misteriosa che a Modena non abbiamo mai digerito e capito, un giocatore del tuo livello tecnico e tattico tornare in C1 e non in B, davvero una cosa quasi inspiegabile.

Angelo Conca: Anche io ci rimasi molto male, avevo un altro anno di contratto a Modena e ricordo bene che al ritorno dalle vacanze mi chiamò Bulgarelli, che nel frattempo era diventato direttore sportivo al posto di Pastorello, che mi informò riguardo una richiesta di una squadra sarda, non avevo preso nella minima considerazione l’idea di andarmene da Modena, ma Bulgarelli insistette molto nel chiedermi di andare almeno a parlare con questa società, e visto che non avevo il procuratore andai a Milano a parlare con i dirigenti della Torres, non ero per nulla convinto di questa proposta, ma vista l’insistenza anche da parte del Modena, che mi fece capire che in quella stagione per me non ci sarebbe stato lo spazio che io pensavo di meritare, non sentendomi più considerato accettai la discesa di categoria, mi piaceva giocare a calcio, volevo divertirmi ed essere considerato, sicuramente quell’episodio mi ha lasciato dentro dell’amarezza nei rapporti con il Modena inteso come società. 

La Tana gialloblù: Diciamo che la tua cessione, insieme ad altre altrettanto inspiegabili, rovinarono una squadra vincente.

Angelo Conca: Ti assicuro, ci rimasi davvero male, ero sicuro di avere dato tanto in quei due anni, forse più il secondo del primo, l’anno della promozione saltai qualche partita per un fastidioso infortunio alla caviglia, il secondo invece, mi adattai tanto alle varie situazioni tattiche, credo che il mio rendimento fu spesso positivo, proprio perché mi adattai a qualsiasi posizione in campo, anche se non propriamente le mie, ci rimasi male perché sono certo di avere contribuito in quella stagione alla salvezza in B, ma voglio rimarcare che il rapporto con la città e i tifosi gialloblù è sempre rimasto speciale.

La Tana Gialloblù: Angelo, ti ringrazio tantissimo per essere stato con noi, speriamo di vederci presto.

Angelo Conca: Grazie a te Enrico per avermi dato l’opportunità di ricordare quei momenti esaltanti di quelle due splendide annate.

Enrico Morselli – La Tana Gialloblù

La Tana gialloblù

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