LE INTERVISTE DELLA TANA GIALLOBLU’: GIOVANNI RE, L’UOMO DELLA FASCIA SINISTRA

LA TANA GIALLOBLÙ: Questa settimana abbiamo il piacere di avere con noi uno dei protagonisti della promozione dalla C alla B del 1986, Giovanni Re.

GIOVANNI RE: Ciao Enrico un saluto a tutti i tifosi canarini

LA TANA GIALLOBLÙ: Mi è capitato pochi giorni fa di rivedere il Dvd di quella meravigliosa stagione, momenti che credo siano tuttora nella tua memoria. 

GIOVANNI RE: sono stati anni indimenticabili, sia da giocatore che da cittadino di Modena, momenti incancellabili.

LA TANA GIALLOBLÙ: Tu arrivasti a Modena in due momenti differenti, inframmezzati da una stagione a Carrara.

GIOVANNI RE: Si, diciamo che i primi anni  a Modena furono anni difficili, pieni di ambizione, si voleva tornare immediatamente in B, ma non ci si riuscì, poi ci fu un momento transitorio dove fui messo da parte, per poi tornare e vincere il campionato. I primi anni con Farina e Pastorello erano gestioni molto ambiziose e le campagne acquisti improntate su giocatori di esperienza che però non portarono a grandi risultati, poi con l’avvento di Mascalaito si costruì una squadra importante con un giusto mix fra giocatori giovani ed esperti, che portò il Modena in B.

LA TANA GIALLOBLÙ: Di quella stagione meravigliosa, il 1985-86, quale partita ti è rimasta più impressa nella memoria?

GIOVANNI RE: Sicuramente la vittoria casalinga contro il Piacenza per 2-1, che ci diede la quasi sicurezza della promozione, un campionato che ci vide in lotta per la vittoria con il Parma di Arrigo Sacchi e il Piacenza di Titta Rota, che fu anche allenatore del Modena qualche anno prima durante la mia prima esperienza a Modena. Quella fu per l’appunto la partita determinante che giocammo in casa, vincendola. Dopo fu un escalation fino alla fine. A me fu anche annullata una rete proprio in occasione della concessione del rigore, annullata misteriosamente perché avrebbe dovuto essere concessa la regola del vantaggio. Ho dei ricordi fantastici di quella squadra,  costruita benissimo, con un mix di giovani ed esperti, devo dire con sincerità che i giovani furono decisivi, i vari Longhi, Piacentini, Mezzini lo stesso Torroni e anche Marco Ballotta, che arrivava dalla primavera del Bologna. Tutti gli altri erano giocatori esperti,  come il grande duo di attacco Frutti e Rabitti, ma non posso dimenticare un centrocampo fantastico con Sergio Domini in cabina di regia, Piacentini a destra,  io a sinistra e Longhi trequartista. 

LA TANA GIALLOBLÙ: Ricordi davvero indelebili! Ora lavori per la Nazionale, giusto?

GIOVANNI RE: Lavoro per la Nazionale dopo tanti anni alla Sampdoria,  mi dedico al calcio giovanile. Credo molto nei giovani e faccio l’osservatore per le squadre Nazionali dall’under 15 fino all’under 21, sono rimasto nel mondo del calcio e lo dico con fierezza,  è difficile al giorno d’oggi rimanere in questo mondo, e io ho avuto, permettimi di dirlo Enrico, bravura e fortuna di rimanere sulla breccia, evidentemente ho fatto qualcosa di buono.

LA TANA GIALLOBLÙ: Con chi legasti di più nella tua esperienza a Modena?

GIOVANNI RE: Sicuramente con Angelo Conca con cui dividevo la camera nei ritiri, e il compagno di camera diventa quasi un fratello, ancora oggi ci sentiamo regolarmente. 

LA TANA GIALLOBLÙ: Grazie Giovanni per essere stato con noi, spero di vederti presto negli eventi che organizzo spesso riguardanti il Modena.

GIOVANNI RE: Ci sarò con tantissimo piacere!! E forza Modena.

Enrico Morselli, La Tana gialloblù 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.