
Proseguono le interviste della Tana Gialloblù. Questa volta Enrico Morselli ha incontrato il “Pupetto” Andrea Mazzarani.
La Tana Gialloblù: Ciao Andrea e benvenuto al channel.
Mazzarani: Grazie a te per l’invito Enrico, è sempre un piacere parlare del Modena.
La Tana Gialloblù: Il tuo percorso a Modena è stato diviso in tre step e hai collezionato in totale 101 partite segnando 21 goal, la prima volta nel 2010-11 con 9 reti, il tuo ricordo più bello di quelle stagioni?
Mazzarani: Modena per me è stata una seconda casa, fui accolto benissimo da tutti, la squadra, i tifosi e la società, il fatto che io sia ritornato più volte testimonia di quanto io sia stato bene lì, la prima volta che me ne andai via da Modena fu per la serie A, poi tornai perché mi feci male al ginocchio e volevo ripartire da una piazza che mi faceva stare bene. Poi purtroppo non rimasi perché il mister non volle confermarmi e andai in prestito all’Entella, tornai in quella stagione sfortunata dove mi infortunai al ginocchio, stagione sfortunata da tutti i punti di vista, me ne sono andato da Modena l’ultima volta con tanto amaro in bocca perché a Modena ho tanti ricordi bellissimi.
La Tana Gialloblù: Delle tue stagioni a Modena hai più bei ricordi di quella con Bergodi o di quella con Novellino dove raggiungemmo i playoff?
Mazzarani: Ho bellissimi ricordi di entrambe le stagioni, quella con Bergodi fu molto importante per me, segnai tante reti e giungemmo decimi che comunque fu un bel traguardo. L’anno con Novellino fu un’altra stagione importante dove ebbi l’onore di indossare più volte la fascia di capitano, segnai anche in quella stagione nove reti anche se nel girone di ritorno trovai meno spazio, ma avevo una concorrenza importante con Babacar e Granoche in attacco che fecero un grandissimo campionato, eravamo una squadra forte che purtroppo uscì in semifinale dei playoff contro il Cesena.
La Tana Gialloblù: Quanto furono determinanti le assenze di Babacar, Granoche e Rizzo nella sfida di andata dei playoff?
Mazzarani: Se avessimo avuto la squadra al completo avremmo giocato in maniera diversa, soprattutto perché avremmo avuto la possibilità di cambiare in corsa con giocatori di grande valore, che era poi la nostra forza quella di avere cambi di grande valore, e quindi potevamo sempre mettere in difficoltà l’avversario. Ritengo che a pieno organico per il Cesena sarebbe stato molto più difficile, infatti al ritorno con Babacar a mezzo servizio gli creammo comunque molti problemi, Billy giocò con infiltrazioni e nonostante quello dopo pochi minuti centrò la traversa con un tiro da trenta metri tirando da fermo.
La Tana Gialloblù: Ricordi con più piacere la rete del pareggio con la Ternana, punizione all’ultimo minuto, o quella del pareggio contro il Pescara?
Mazzarani: Sicuramente la rete con la Ternana, anche se quello con il Pescara ci diede l’accesso matematico ai playoff, però con la Ternana fu più emozionante, una partita piena di colpi di scena, l’arbitro che prima del calcio di punizione mi disse che avrebbe fatto battere poi avrebbe immediatamente fischiato, e poi pensa che ero talmente contento che quando andai all’intervista pensavo che avevessimo vinto, e parlai di una vittoria. Fummo costretti a ripetere l’intervista, nella mia testa ero convinto di avere vinto.
La Tana Gialloblù: Una punizione che sembrava tirata da Maradona, senza rincorsa.
Mazzarani: Più di uno me lo ha detto, ma a me in quel momento sembrava l’unica maniera, sorpassare la barriera, perchè tirarla forte non mi pareva fosse la scelta giusta, rivista poi la punizione che fece Maradona ovviamente la sua fu un capolavoro, nell’area piccola e di seconda, un vero prodigio, diciamo che sono state due punizioni simili, ovviamente senza toccare il genio.
La Tana Gialloblù: Cosa non funzionò nell’anno di Crespo?
Mazzarani: Cosa non funzionò? Fu un anno sfortunato, io mi ruppi il ginocchio la partita dopo quella con l’Ascoli dove feci doppietta, si infortunarono Granoche, Bentivoglio e Galloppa, fu un anno travagliato e quando entri in questi vortici tutto diventa difficile. Per me quella squadra non era mentalmente pronta per lottare per un obiettivo come la salvezza, era più una squadra da metà, alta classifica e ci ritrovammo in una situazione del tutto inattesa, con giocatori importanti, non riuscimmo a rimetterla a posto, secondo me la salvezza ce la siamo giocata contro il Cagliari quando abbiamo perso subendo due reti negli ultimi cinque minuti, lì una squadra abituata a stare in quelle posizioni di classifica non può perdere quella partita che avevamo pure giocato bene.
La Tana Gialloblù: Un tuo giudizio su Cristiano Bergodi.
Mazzarani: Penso che prima di tutto sia una grande persona, come pochi nel mondo del calcio. Ti diceva le cose come stavano senza fare troppi giri di parole, se non ti vedeva bene la mattina della partita, ti diceva che non giocavi perchè non ti vedeva in condizione, ce ne sono poche di persone come lui, nell’anno della retrocessione non penso abbia delle responsabilità, con solo sei partite in panchina. Devo dire che sul piano del gioco ha dato tanto al Modena e personalmente mi ha lanciato, grazie a lui ho potuto giocare in serie A.
La Tana Gialloblù: Per la tua quarta volta a Modena cosa dobbiamo aspettare? Tu verresti volentieri?
Mazzarani: Che mi chiami la società.. Verrei volentieri? Come sai sono sotto contratto e chiaramente non posso esprimermi più del dovuto, a Catania sono tre anni che gioco e mi trovo bene, ho fatto il capitano, la città mi ha accolto benissimo, e mi trovo stupendamente. Ovviamente tornare a Modena è sempre nella mia testa, come ho detto una volta un pezzo del mio cuore è gialloblù.
La Tana Gialloblù: Pasquato, Ardemagni, Babacar e Granoche qual’è stato il tuo compagno più forte?
Mazzarani: Oltre che essere grandi giocatori sono anche grandi amici, ovviamente Bacacar era quello con qualcosa di più infatti è stabilmente in serie A, è fortissimo, prendeva la palla e faceva goal da solo anche se a volte nei novanta minuti non lo vedevi, cosa che invece non capitava a Granoche ed Ardemagni che erano più uomini squadra. Invece Pasquato era un talento puro, purtroppo Christian non ha fatto la carriera che meritava, poteva fare molto di più, se devo dire la verità è quello con cui mi sono trovato meglio.
La Tana Gialloblù: Grazie mille Andrea e speriamo di rivederti di nuovo a Modena.
Mazzarani: Grazie mille a te e un caro saluto a tutti i tifosi gialloblù.
Enrico Morselli – La Tana Gialloblù.
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