LE INTERVISTE DELLA TANA GIALLOBLU’: JAIO BALESTRI E I SUOI ANNI NELLA LONGOBARDA

Foto Campanini/Baracchi

Questa settimana La Tana Gialloblù ha incontrato Jacopo Balestri, esterno sinistro della Longobarda di Gianni De Biasi.

La Tana Gialloblù: Benvenuto Iaio

Balestri: Ciao Enrico, grazie per l’invito, è sempre un piacere.

La Tana Gialloblù: Iaio la tua opinione sul calcio che è ripartito in questa maniera.

Balestri: Credo sia stato giusto ripartire, ma lo avrei fatto con più calma, credo ci sia stata molta fretta nel ritornare in campo, credo che il calcio senza pubblico perda tantissimo, il pubblico è parte integrante di quello che è lo spettacolo calcistico, anzi non solo del calcio ma di qualsiasi sport, giocare partite a porte chiuse ti lascia quel senso di vuoto che è difficile colmare mettendo bandiere finte o immagini che coprono gli spalti, fa una differenza abissale giocare una partita con o senza pubblico, perciò io avrei aspettato un attimo prima di fare una ripartenza così frettolosa, ma purtroppo come sai ci sono tanti interessi e le nostre opinioni vanno a sbattere contro un muro.

La Tana Gialloblù: Secondo te il Modena FC ha fatto bene a non partecipare ai playoff?

Balestri: Guarda, si torna sempre al solito discorso, credo che tutti facciano le proprie valutazioni, sia le società che hanno partecipato che quelle che non lo hanno fatto, è chiaro che andare a giocare dei playoff, partite importanti dove il fattore casalingo ha sempre contato tantissimo, giocandole a porte chiuse questi valori si livellano un po, sono decisioni che vengono prese guardando un po anche in casa propria, il Modena ha deciso di non partecipare e non penso gli si possa dare contro, personalmente non credo che per forza bisognava partecipare, ognuno aveva il diritto di decidere quale fosse la scelta giusta secondo il proprio punto di vista.

La Tana Gialloblù: Chi vince i playoff?

Balestri: E’ una bella lotta, poi proprio perché si gioca senza pubblico cambiano i valori, ci sono tante piazze che con il pubblico a favore avrebbero potuto giocarsi carte importanti, penso sia davvero difficile fare un pronostico, senza pubblico molte squadre sono sullo stesso piano, in questa situazione, anche se alcune squadre hanno valori tecnici più importanti di altre, può succedere di tutto.

La Tana Gialloblù: A proposito di emozioni, che ora non ci sono, cosa significa per un giocatore siglare una rete decisiva per la salvezza in serie A sotto la propria curva? Parliamo della sfida contro la Reggina finita 2-1 per il Modena...

Balestri: Intanto considera che è stato l’unico goal che ho segnato in serie A, quindi me lo tengo strettissimo e se anche fosse stato brutto ti direi che è stato stupendo, fu un emozione indescrivibile in un momento difficile, dove però c’era un grande gruppo, un grande spogliatoio che ha saputo tenere testa a tante difficoltà, non era facile ottenere la salvezza in quella serie A, quel gruppo per sette undicesimi arrivava dalla serie C, fu un traguardo strepitoso per tutti, squadra, società e pubblico, un successo anche e sopratutto per la città, tutti si sentirono partecipi per questo traguardo, per me comunque quel goal rappresenta tanto, posso dire di avere segnato una rete in serie A. Credo che quella partita ci abbia dato la spinta decisiva per la salvezza, anche se ottenuta grazie alla classifica avulsa.

La Tana Gialloblù: Quando rientrasti da Genova, con quella moltitudine di gente che vi attendeva, cosa provasti?

Balestri: Le emozioni di un ragazzo che aveva sempre sognato di giocare a calcio e di calcare certi campi, vedere che questo obiettivo era stato raggiunto, insieme a una grande squadra, con una città coinvolta completamente in questa cavalcata, mi ha portato a pensare a tutto quello che ero riuscito a fare negli anni precedenti per poi arrivare a questa scalata, è stato il sogno di un bambino che si avverava, il pensiero che l’anno dopo avrei giocato anche io all’Olimpico e a San Siro, questa è stata la cosa più bella che mi porto dietro da quel giorno, un sogno che mi era stato regalato, ero davvero felice come un bambino.

La Tana Gialloblù: A quel livello di emozione, siamo arrivati solo quando il tuo amico Ciro Ginestra a Brescello siglò una rete indimenticabile.

Balestri: Verissimo, anzi credo che quel momento sia stato ancora più incredibile,  la promozione in serie A è stata senza dubbio storica, ma la avremmo ottenuta se non a Genova la settimana dopo, e arrivò grazie a una stagione assolutamente da dominatori giocando un calcio stupendo anche superiore a squadre che avevano un tasso tecnico forse migliore del nostro, invece Brescello era vita o morte, non vincere a Brescello avrebbe voluto dire playoff e molto probabilmente non ce l’avremmo fatta, penso che mentalmente ci avrebbe dato una botta incredibile, anche se quella squadra aveva una grande forza fisica, mentale ed emotiva, ma se non avessimo vinto a Brescello avremmo subito senza dubbio un grande contraccolpo psicologico, probabilmente qualcuno dall’alto ci ha aiutati al 97° minuto.

La Tana Gialloblù: Nella seconda stagione, sfortunata, di serie A, fosti il giocatore con più presenze, poi rimanesti in serie A, quindi fu un proseguimento da parte tua di questa realtà che iniziò a Modena.

Balestri: Per tanti giocatori di quella squadra, fu il trampolino di lancio per un’ottima carriera e grandi palcoscenici, tipo Mauri, Milanetto o io stesso proseguimmo la carriera giocando a quel livello, sicuramente per noi Modena è stata quello slancio importante per rimanere in categorie importanti per molti anni, grazie anche a bravura o fortuna tenendoci stretto quel livello.

La Tana Gialloblù: Iaio ti torno a ringraziare per essere stato con noi.

Balestri: Sono io che ti ringrazio, e volevo concludere tornando ad augurarmi che il calcio riparta nel modo giusto, non scordandoci della tragedia che abbiamo dovuto subire non solo in Italia, ma in tutto il mondo, non dobbiamo dimenticarci di tutte le persone che non ci sono più.

Enrico Morselli…La Tana gialloblù

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.