LE LETTERINE A BABBO NATALE DAL MODENA

Grazie a confidenze speciali, vediamo cosa hanno chiesto gli uomini della piazza modenese al vecchio Babbo barbuto

Mittente: Modena FC. Da: Via Monte Kosica n° 128, 41121, Modena MO. A: Circolo Polare Artico, dove vivevano i Mammut*.

Continuiamo a sfruttare alcune conoscenze particolari che abbiamo lassù, diciamo verso la Lapponia e zone limitrofe, per essere al corrente di alcune letterine di Natale spedite al vecchio Babbo. Oggi, in gran segreto, quelli giunti dalla sede del Modena FC, come avrete capito qui sopra. Ecco alcuni estratti della lista, ma non ditelo a nessuno, altrimenti si arrabbiano

CALIENDO ANTONIO. Il presidente dei geminiani per prima cosa si lamenta del costo di spedizione della missiva, chiedendo subito un risarcimento che si aggirerebbe attorno ai 7 milioni di euro. Chiede comunque come se la passa il capo vestito di rosso, poiché nel caso in cui sia un industriale serio, lui gli offrirebbe volentieri una bella giornata di svago in un bel posto di Modena. Com’è che si chiama… ah, c’è scritto qui in fondo, Mammut. L’ingresso costa 7 milioni di euro. E, siccome la figura del Babbo richiede un certo impegno, Caliendo Antonio si offre di curarne l’immagine in giro per il mondo. Con provvigione di 7 milioni di euro.

Pinzata assieme alla lettera qui sopra eccone un’altra, mittente PAVARESE LUIGI. Da aprire dopo il 31/12. Caro Babbo Natale, mi prendo io tutta la responsabilità. Comincia così la letterina del turbolento Gigi, dopo aver messo in guardia gli Elfi sulla data di apertura della busta. È già deferito, buon cielo. Non peggioriamo la situazione, anche se di quale responsabilità parli, non è dato sapersi. Prosegue poi chiedendo per la notte di Natale un paio di Messi, un Neymar ed un Thiago Silva travestiti da giocatori classe 2003 da trovare nei paraggi della Contrada. Un posto a caso, Babbo, lì vicino c’è anche un bel centro, forse Antonio te ne ha parlato… così prendiamo due piccioni con una fava, dai. Ci serve un rimedio. Che poi sia arrivato Remedi, questo è un altro discorso.

CAPUANO EZIO. EZIOLINO per gli amici Elfi. Mettiamo subito da parte discutibili dichiarazioni tecniche, e passiamoci su. Il buon salernitano si rivolge agli aiutanti di Babbo chiamandoli piccole scrofe assatanate. Con una certa compiacenza. No, Ezio, i posti di lavoro in Lapponia sono finiti, e poi hai preso un impegno col Modena. Dopodiché rincara la dose, passando al grande capo con la barba lunga. Fisico da scrofa, okay, sull’assatanato dobbiamo lavorarci un po’ su. Pare che per Natale chiederà dei lunghi ed intensi video registrati in centri d’allevamenti suini.

VISTOCCO ANTONIO, l’addetto stampa. Non ha scritto niente, lui è già a posto così con l’arrivo di Eziolino.

I TIFOSI, TUTTI, chiedono invece tanta chiarezza e prestazioni consone alla piazza, stufi di un inizio di campionato ai limiti dell’agonizzante. A dimostrarlo è il quadro del “Braglia”, desolatamente vuoto ad ogni nuovo appuntamento, sintomo di disprezzo, rifiuto ed arrendevolezza nei confronti della società, ancor prima che della squadra. Specchio fisiologico della prima. Che, possibilmente, dovrà evitare l’onta di una retrocessione che la porterebbe addirittura fuori dal calcio professionistico. Perché Castelvetro-Modena proprio “an spo sintir”.

di Gigi Ferrante

*No, i Mammut vivevano in tutt’altre zone, era solo una trovata pubblicitaria da parte di chi ha imbustato le letterine…