
Il ritrovo in città dei giocatori e lo staff del Modena per effettuare i tamponi e l’iter sanitario del periodo è stata anche l’occasione per sentire l’opinione di mister Mignani che ha parlato in una intervista sulla pagina Facebook ufficiale della società.
“E’ passato molto tempo dall’ultimo allenamento, ma ora finalmente si riparte e vediamo di rimetterci sotto il più velocemente possibile – ha detto il mister visibilmente soddisfatto – purtroppo c’è stato questo virus, i campionati si sono fermati e poi sappiamo tutti come è andata. C’è tanta voglia di riprendere quel cammino, di tornare in campo e vediamo di farlo nel migliore dei modi, prendendoci il nostro tempo. Sappiamo che all’inizio del campionato manca ancora parecchio, ma dobbiamo ottimizzare questo tempo per cercare di lavorare al meglio. E’ bello rivedere amici, è bello tornare nello spogliatoio, è bello tutto, non vedevamo l’ora“.
“Sarà un precampionato diverso, dove ci si allenerà in città con il caldo? non sarà un problema – continua Mignani – c’è così tanta voglia di tornare a lavorare che lo faremmo anche se ci fossero 50 gradi. Cercheremo di ottimizzare le ore della giornata, lavorare magari in quelle meno calde, ma l’importante era ripartire. Sarà una stagione anomala e sarà anche un mercato anomalo, alcuni campionati non sono ancora finiti e il mercato non è ancora praticamente cominciato, è chiaro che noi stiamo lavorando, cerchiamo di valutare tutti quei profili che possono essere adatti al nostro modo di pensare calcio, alle nostre possibilità, alla costruzione di una squadra il più competitiva possibile. Ci vogliamo prendere i tempi giusti, cercheremo di sbagliare il meno possibile e di prendere gente che abbia veramente voglia di indossare questa maglia“.
Infine due parole sui tifosi che hanno accolto con entusiasmo la sua riconferma alla guida del Modena. “Spero di ricambiare il loro affetto con tanto impegno e tanta voglia di fare il meglio per dare loro grandi soddisfazioni. Giocare senza pubblico? Mi auguro che prima o poi questo stadio torni a riempirsi, giocare a porte chiuse non è calcio vero, è una sensazione e una percezione diversa. Anche noi addetti ai lavori abbiamo bisogno di avere la gente dentro lo stadio, speriamo che questa situazione duri ancora poco e che si possa presto riaverla“.
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