MODENA, BOTTA E RISPOSTA TRA L’ASSESSORE GUERZONI E IL PRESIDENTE DI LEGA ABODI

Lo scambio di vedute a distanza tra il Comune di Modena e la Lega Calcio di Serie B è proseguito anche oggi. Ha iniziato l’assessore allo sport del Comune di Modena Giulio Guerzoni a rispondere alla lettera del presidente della Lega Andrea Abodi, pubblicata ieri anche sul nostro sito, in cui aveva criticato l’immagine data dal sindaco Muzzarelli che era stato fotografato con una maglietta datagli da un gruppo di tifosi che invitava Caliendo ad andarsene.

Secondo Guerzoni “la forma passa in secondo piano rispetto alla chiarezza che la città pretende di avere sul futuro calcistico del Modena Fc”. L’assessore, in una lettera scritta ad Abodi, ha sottolineato che il suo intervento “non aiuta a risolvere il problema sportivo della retrocessione in Lega Pro della squadra che rappresenta la città; un problema che di certo a Roma è poco avvertito ma che, ti assicuro, si sente molto sul territorio dopo 15 anni tra B e A”.

Nella lettera viene anche ricostruito l’episodio: “La scorsa settimana un gruppo di tifosi, in maniera assolutamente pacifica, è venuto in piazza Grande per manifestare il proprio malessere e il proprio disappunto dopo una stagione calcistica pessima. Il sindaco Muzzarelli è sceso in piazza, li ha ascoltati e ha ricevuto da loro una maglietta che giudico innocua rispetto a tante altre esasperazioni del tifo calcistico. A quegli stessi tifosi il sindaco ha riferito di avere già chiesto un incontro con il presidente Caliendo per chiedere garanzie sul futuro societario. Questo è quanto è successo, senza nessuna esasperazione o tensione”.

Ma Guerzoni aggiunge anche che “il malumore e le preoccupazioni di quei tifosi sono anche le mie poiché il Modena Fc è un patrimonio sportivo della città con 104 anni di storia alle spalle. La nostra Amministrazione ha il dovere di chiedere delle garanzie all’attuale proprietà del Modena Fc poiché lo stadio Braglia è un bene pubblico su cui sono stati fatti investimenti importanti con pochissimi eguali tra le piazze della Serie B. A Modena avremo un’estate complicata e ci aspettiamo la collaborazione di tutte le istituzioni del calcio”.

 

Poco dopo è arrivata anche una nuova risposta di Andrea Abodi che pubblichiamo qui sotto.

Nel rispetto primario e assoluto nei confronti dei Tifosi del Modena e del loro dispiacere sportivo, solo poche parole a commento della replica dell’amico assessore Guerzoni, che prendo atto sia diventato “portavoce di fatto” del Sindaco“.
Il mio richiamo a uno stile più prudente e istituzionale del Sindaco, poco c’entra con la retrocessione, incidente sportivo dalle varie implicazioni a partire da quelle che riguardano proprio i Tifosi dei quali, contrariamente a quanto afferma l’Assessore, conosciamo bene i sentimenti, perché cerchiamo di essere sempre in sintonia e a contatto con la gente comune che per tutti noi rappresenta il patrimonio principale”.
Evidentemente Giulio Guerzoni, persona appassionata e corretta, in questo caso ha dimenticato l’attenzione quotidiana che la Lega (che ha la sede a Milano e non a Roma, altro piccolo errore) dedica, con la dovuta delicatezza e la giusta discrezione, al rapporto tra i nostri club e le rispettive comunità“.

Sul tema specifico del “Caliendo Vattene”, al di là di valutazioni e opinioni che ogni singolo Tifoso ha diritto di esprimere sulla gestione societaria, prego Giulio Guerzoni e, per suo tramite, il Sindaco a non giudicare superficialmente innocua una scritta inopportunamente ostentata con tanto di sorriso fotografico nelle mani del Primo Cittadino, perché le tante inaccettabili esasperazioni del tifo che sfociano anche nella violenza morale e fisica possono nascere anche dal cattivo esempio di una figura di riferimento che, superficialmente e inconsapevolmente, si rende complice di chi è pronto a offendere con la parola o con i gesti. Lo diciamo adesso per evitare la solidarietà che normalmente non si fa mai mancare dopo fatti spiacevoli. Piuttosto, il mio auspicio è che venga adottata una modalità di collaborazione tra le parti più in linea con lo stile della Città di Modena, tanto più necessaria in un momento di difficoltà del club, che in questi anni, con modalità che possono essere criticate, ha comunque sempre cercato di rispettare i suoi impegni e risanato, superando tante difficoltà, una gestione “a piè di lista” che forse nella passata proprietà gravava inconsapevolmente e indirettamente anche su tutta la collettività“.