
Il Modena è precipitato nella terza serie nazionale, Lega Pro o serie C che dir si voglia, per la sesta volta nella sua storia. La prima fu al termine del campionato 1959/60 quando i gialloblù, dopo aver chiuso il girone d’andata al quinto posto e a quattro punti dalla vetta, crollarono nel ritorno, soprattutto in seguito alla partita interna col Catanzaro, persa 2-0 a tavolino per un’invasione di campo. Una retrocessione che fu annullata però immediatamente, visto che il Modena, l’anno successivo, vinse il suo girone di C con cinque punti di vantaggio sulla Biellese e iniziò una scalata che l’avrebbe portato alla doppia promozione e al ritorno in serie A.
La seconda caduta nell’inferno della terza serie si verificò 12 anni più tardi, al termine del campionato 1971/72, vissuto quasi tutto nei bassifondi della classifica. In questo caso, prima di riveder le stelle, ci vollero tre anni e una squadra rimasta nella memoria dei tifosi, quella dei vari Bellinazzi, Bellotto, Piaser, Zanon e Ragonesi. Nel 1978, al termine della stagione più disastrosa della sua storia, il Modena tornò in C per finire addittura in C2 l’anno successivo.
Tempi bui da cui ci si risollevò soltanto otto anni dopo, nella primavera del 1986, grazie alle reti di un altro grande bomber, Sauro Frutti (foto). Due anni di B e nuova caduta nell’allora C1 dove i gialloblù restarono però solo due anni, ritornando tra i cadetti nel 1990 con Renzo Ulivieri in panchina. L’ultima retrocessione in serie C prima di quest’anno, risale al 1994, anche allora con strascichi societari e una ulteriore retrocessione in C2, annullata soltanto dalla rinuncia del Crevalocore e dal conseguente ripescaggio. Poi, dopo sette anni, la rinascita targata Doriano Tosi e Gianni De Biasi.
(GB)