
Il Modena ha toccato davvero il fondo. Mai in 105 anni di storia gialloblù i tifosi erano stato costretti a vivere un pomeriggio farsa come quello di oggi, domenica 1 ottobre, giornata in cui avrebbe dovuto disputarsi Modena-Mestre. Le squadre sono arrivate al Braglia nel primo pomeriggio, tra le 15 e le 16, e dopo poco è arrivata anche la terna arbitrale. Antonio Caliendo invece non si è fatto vedere ed è rimasto a Montecarlo, lasciando l’incombenza di gestire la questione al Team Manager Andrea Russo. Fuori dallo stadio i tifosi hanno innalzato cori ed esposto striscioni contro l’attuale proprietà, ma anche contro Roberto Casari e la precedente amministrazione comunale, tutti responsabili, a loro dire, della situazione che si è venuta a creare. Addirittura a un certo punto è stato inscenato un vero e proprio funerale con tanto di bara gialloblù offerta, naturalmente, da Gianni Gibellini. Una situazione surreale conclusasi con l’uscita delle due squadre dopo un periodo di attesa e con il conseguente 3-0 a tavolino ormai assolutamente previsto, contro il Modena. Squadra gialloblù che dovrà giocare in trasferta mercoledì alle 18,30 a Bolzano contro il Sud Tirol, poi di nuovo in casa domenica prossima con l’Albinoleffe, tenendo presente che alla terza sconfitta a tavolino scatta automaticamente la radiazione dal campionato.
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