
Questa mattina il Modena ha presentato il neo direttore sportivo Luigi Pavarese e Simone Pavan, ex tecnico della Primavera gialloblù ora promosso ad allenatore della prima squadra. Dopo una breve presentazione del patron Antonio Caliendo, la parola è stata lasciata ai due neo arrivi in casa gialloblù. Pavarese è tornato sulla sua squalifica di tre anni fa per i fatti di Salernitana-Nocerina: “In questi ultimi due anni ho dovuto sopportare una squalifica ingiusta, ho fatto da agnello sacrificale e ho dovuto sottostare a certe volontà. La Procura Federale ha sovvertito tutto e non ha mai ascoltato la Procura di Salerno. Comunque ora voglio pensare al futuro e non al passato, la mia volontà è vincere. Il primo obiettivo è riportare la mentalità vincente e il rispetto per la maglia che si indossa”.
In seguito mister Pavan ha espresso la propria soddisfazione per la nomina a tecnico della prima squadra: “C’è poco da dire e tanto da fare, abbiamo già le idee chiare su quella che dovrà essere la mentalità a Modena. Lasceremo che a parlare siano il lavoro e i risultati del campo, la sfida non mi spaventa, l’ho accettata volentieri. Quando il Modena mi ha chiamato ci siamo messi d’accordo in cinque minuti, per me è una grande opportunità, non m’interessa se sono stato la prima o l’ultima scelta. Non penso che il Modena avesse un debito verso di me, il club ha valutato il lavoro fatto con la prima squadra e quello fatto l’anno scorso in Primavera e ha deciso di assumermi”.
Anche il neo direttore sportivo ha detto la sua sulla scelta dell’allenatore: “Quando ho incontrato Caliendo ci siamo concentrati subito sulla figura dell’allenatore, non c’era fretta nel portare avanti questa scelta. Pavan non è stata la prima scelta ma nemmeno l’ultima scelta, Caliendo gli aveva prospettato questa scelta già prima che partisse per le vacanze”.
Sul mercato le idee sono chiare: “Partiamo da una base solida, certamente alcuni settori, come quello offensivo, andranno rinforzati. Abbiamo varie idee ma affinché si concretizzino ci vuole anche la volontà del giocatore e della squadra che vende. Le intenzioni sono molto chiare. A calcio si gioca in undici e la differenza la fanno i giocatori che creano la superiorità numerica, mi concentrerò sulla ricerca di giocatori di questo tipo”.
Il campionato di serie C è duro e ricco di insidie, anche Pavan lo conosce molto bene: “Sul campionato: ho fatto gli ultimi anni della mia carriera in serie C a Portogruaro, quindi la categoria la conosco molto bene. Per quanto riguarda il modulo ho le mie idee, è chiaro che sarà tutto subordinato ai giocatori che arriveranno e che andranno via. Voglio cambiare mentalità alla squadra, nessuno deve lamentarsi per la durezza degli allenamenti, anche a costo di essere cattivo. Per questa città bisogna sputare sangue e i giocatori devono capirlo. Il ritiro? L’intenzione è di radunarsi il 14 e di partire il 17 per Fanano”.
Il Modena porterà avanti una politica di crescita e inserimento dei giovani in prima squadra, come confermato da Pavarese: “Il Modena ha già dimostrato grandi capacità organizzative a livello giovanile. Abbiamo elementi che provengono dalla Primavera che quest’anno saranno parte integrante della rosa, questo ha convinto la società a spingere in questa direzione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso Simone Pavan: “L’organizzazione del settore giovanile è fantastica, i lavoratori amano il Modena e si impegnano al 200 %. E’ merito loro se oggi sono diventato allenatore della prima squadra. Sakaj? Non è sparito, si è sempre allenato con me in Primavera. Oltre a lui anche Besea e Zucchini saranno aggregati alla prima squadra, conto molto sul loro apporto. In questi ultimi due anni i giovani hanno trovato poco spazio perché la situazione di classifica del club non consigliava di schierarli, io ho l’intenzione di tenerli in grande considerazione”.
Infine il responsabile della comunicazione Paolo Francia si è espresso su una possibile vendita della società: “Nella vita tutto è in vendita, in serie C ci sono almeno 20 società che hanno problemi economici e sono quindi in vendita. Non sono però a conoscenza di alcuna trattativa per la cessione del Modena. L’impegno economico messo dal presidente Caliendo in queste ultime settimane mi fa pensare che non abbia alcuna intenzione di vendere”.
(di Mattia Giovanardi)