MODENA, PERCHE’ NON AVVICINARE NOLE’ ALLA PORTA?

Angelo Nolè è uno dei rinforzi arrivati dal mercato di gennaio, quello che, dal punto di vista dell’ingaggio, ha rappresentato lo sforzo maggiore. Nel 3-5-1-1 di Ezio Capuano occupa il ruolo di trequartista alle spalle di Diop. Nella gara d’esordio contro il Teramo ha giocato una partita sufficiente, impreziosita dall’assist (in collaborazione con Branduani) per la prima rete gialloblù. A Reggio ha sentito troppo la sfida da ex, lo dimostrano le tante giocate personali tentate e quasi mai riuscite. A Macerata è caduto nell’abisso della mediocrità, assieme al resto della squadra, dopo la rete di Palmieri e a inizio secondo tempo è stato sostituito dopo l’espulsione di Fautario. In sintesi si può dire che il rendimento di Nolè è stato molto al di sotto delle aspettative fino a questo momento. L’ex Reggiana ha una tecnica superiore alla media, si capisce chiaramente, ma in tre partite non è quasi mai riuscito a calciare verso la porta o a creare azioni pericolose. La responsabilità è in parte sua, ma siamo certi che il modulo attuale esalti le sue caratteristiche?

Negli ultimi tre anni e mezzo Nolè in zona gol è stato quantomai decisivo. Nella stagione 2013/2014 a Terni in serie B gioca 26 gare, realizzando 4 gol e 7 assist. L’anno successivo a Bassano vive una stagione di grazia condita da 10 reti e 11 assist. Così così la prima stagione alla Reggiana (3 reti e 6 assist in 22 gare), decisamente buona la prima parte del campionato attuale con 4 gol e 6 passaggi decisivi. Guardando questi numeri viene messa in risalto la spiccata capacità di Nolè nel mettere i compagni nella condizione di segnare. Trenta assist negli ultimi tre anni e mezzo sono una media decisamente alta per un giocatore di Lega Pro.

Analizzando le posizioni occupate in campo in passato vediamo che il ruolo di trequartista, per quanto riguarda la frequenza, figura al terzo posto. Nolè ha giocato in carriera 63 partite da seconda punta (18 gol e 18 assist), 46 da ala destra (11 gol e 9 assist) e solo 34 (7 gol e 7 assist) dietro la punta. Si vede chiaramente che giocare al fianco di un compagno è la posizione in cui Nolè ha disputato più partite e quello dove è riuscito a rendere al meglio (numeri alla mano). Al netto di queste considerazioni, perchè non avvicinare Nolè alla porta posizionandolo al fianco di Diop? Come coppia offensiva si integrerebbe bene e il Modena potrebbe giovarne. Sia dal punto di vista dei gol fatti, sia dal punto di vista delle vittorie.

Di Mattia Giovanardi

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