MODENA, I “PEZZI PREGIATI” DI EZIO CAPUANO

Nella conferenza stampa di giovedì 25 Ezio Capuano, oltre ad annunciare la volontà di restare a Modena, ha assicurato che i pezzi pregiati della rosa resteranno, salvo offerte irrinunciabili. Ma chi sono i giocatori considerati incedibili dal tecnico di Pescopagano?

DIFESA DI FERRO. Da gennaio a maggio il trio difensivo schierato praticamente sempre, fatta eccezioni per infortuni e squalifiche, è stato quello composto da Ambrosini, Milesi e Fautario. Un terzetto che ha portato solidità e sicurezza e ha consentito di diventare una delle migliori difese della Lega pro. Milesi tornerà all’Atalanta e probabilmente non lo rivedremo, ma gli altri saranno due punti fermi anche per l’anno prossimo.

CENTROCAMPO ECLETTICO. In mezzo al campo il faro da cui ripartire è sicuramente Daniele Giorico, forse il giocatore che mister Capuano considera maggiormente imprescindibile per il suo stile di gioco. Accanto a lui agirà Lorenzo Remedi, mastino del centrocampo, in odore di rinnovo (anche se bisognerà fare in fretta perché la lista delle pretendenti è lunga). Luca Calapai ha finito la stagione in crescendo e sarà quindi confermato sulla fascia destra (sirene dalla serie B permettendo). Stefan Popescu infine è forse il giocatore che più di tutti ha beneficiato del nuovo modulo di gioco e, allo stesso tempo, è quello a cui Capuano non vorrebbe mai rinunciare. Il vero “pezzo pregiato”, insieme a Giorico, a cui alludeva il mister in conferenza.

ATTACCO SCARNO. Numericamente in attacco i giocatori sono molto pochi e, complice la stagione non certo esaltante di molti elementi del reparto, qui gli incedibili sono davvero esigui. Abou Diop, capocannoniere del Modena con sei reti,riprenderà la strada per Torino e difficilmente tornerà in gialloblù. Per il 3-5-1-1 è indispensabile, oltre a un centravanti di livello, avere un trequartista capace di segnare e propiziare reti. Angelo Nolè non ha un età molto rosea, ma gode della piena stima e fiducia del mister gialloblù. A oggi è l’unico “blindato” del reparto offensivo.

Di Mattia Giovanardi

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