Sono ore febbrili per chi tiene alle sorti del Modena calcio. Dopo la domenica farsa e la vergogna dello 0-3 a tavolino subito contro il Mestre per la mancanza dello stadio Braglia, in questi giorni potrebbe esserci il passaggio della società gialloblu ad Aldo Taddeo, ex presidente del Varese, come anticipato dallo stesso Caliendo in un intervista rilasciata domenica a Tutto Lega Pro. Lo stesso Taddeo, intervistato questa mattina da Modena Radio City, si è detto assolutamente interessato al Modena. “Abbiamo già firmato un contratto esecutivo, abbiamo fatto una verifica con gli avvocati per alcuni documenti e oggi la faremo col Comune – ha specificato l’imprenditore varesino – ieri abbiamo parlato anche con la squadra e quindi siamo pronti ad impegnarci“.
Sui motivi che lo portano ad interessarsi all’acquisto del Modena, nelle condizioni disastrose in cui si trova Taddeo ha risposto così: “Diciamo che io faccio questo di mestiere, che ho intrapreso una attività imprenditoriale nel salvare imprese, soprattutto nella provincia di Varese. Ho fatto una esperienza nel calcio con il Varese che è stata anche molto sofferta da un punto di vista non tanto gestionale, quanto di rapporto con i soci, ma mi è rimasta la voglia di tentare di fare del buon calcio, soprattutto perché ho l’idea che il calcio possa essere anche una cosa sostenibile. Modena non è troppo lontana da Varese, è una grande città, una grande piazza con una grande storia calcistica. Diciamo che mi è rimasta la passione per tentare di fare qualcosa con umiltà, ma cercando di sviluppare anche qualcosa di solido, almeno è quello che è sempre provato a fare fino ad oggi“.
“I soldi per ripianare i debiti ci sono? Sicuramente non tutti – continua l’ex presidente del Varese – ma si farà un piano di ristrutturazione per rimettere le cose a posto, speriamo che ce lo permettano, spero sinceramente che il Comune capisca anche la buona volontà, che ci sia la possibilità di mettersi subito d’accordo per riportare i tifosi e la squadra allo stadio, perché io ho fatto un esempio anche ad uno degli assessori ‘è come avere una fabbrica senza energia elettrica, non si può produrre reddito e quindi pagare debiti se non c’è la possibilità di usare il motore principale che è la città‘. La firma? Forse non sarà oggi ma potrebbe essere domani mattina presto“.
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