
La Rosselli Mutina ha vinto il campionato di Promozione ed è stata promossa in Eccellenza. Un risultato straordinario, impronosticabile a inizio anno per una squadra che aveva cambiato moltissimi effettivi. La nostra redazione ha contattato uno degli artefici di questo successo, mister Claudio Nannini, per farci raccontare le tappe di questa splendida cavalcata.
Mister, complimenti per la promozione. Cosa sta provando a 48 ore dalla vittoria contro la Solierese?
Sto cominciando a metabolizzare il tutto, a rendermi conto di quello che siamo stati in grado di fare. E’ una sensazione bellissima. Nessuno si aspettava di poter raggiungere un obiettivo così prestigioso. Da Scandiano a domenica abbiamo fatto il pieno di vittorie e messo in cassaforte la promozione.
A inizio stagione gli obiettivi erano diversi?
L’obiettivo era fare molto bene, avevamo la speranza di poter creare qualcosa di importante. Ma vincere il campionato in questo modo non ce lo aspettavamo assolutamente. La squadra questa estate ha cambiato molto, penso ben quindici effettivi. Assemblare e amalgamare il gruppo, assieme a un allenatore nuovo, non era cosa facile né scontata. Di solito ci vogliono almeno un paio d’anni, siamo stati bravi a trovare subito l’alchimia giusta. Non c’è alcun segreto particolare, solo la forte voglia di raggiungere insieme un risultato importante. C’erano altre squadre attrezzate come la Rosselli, formazioni con organici importanti,che purtroppo per loro non sono riuscite nell’intento. Sono cose che capitano, poteva succedere la stessa cosa a noi.
Quale è stata la gara della svolta?
La partita con la Scandianese, in quel momento distante un solo punto. Noi abbiamo vinto mentre la Solierese ha perso, in questo modo abbiamo staccato le due inseguitrici di quattro punti. Il campionato era sempre stato molto equilibrato, quindi quella giornata ha rappresentato la svolta. A dicembre addirittura siamo stati a -6 dalla Solierese, a testimonianza della difficoltà della rimonta che abbiamo portato a termine. L’ultima gara persa è stata a novembre proprio contro la Solierese, una cosa assolutamente incredibile. Capita in quelle annate dove riesci a creare situazioni particolari, che poi portano al successo.
C’è un giocatore che ha inciso in maniera particolare sul campionato?
Ce ne sono stati tanti, tutti hanno fatto la loro parte. Il nostro capocannoniere è Paradisi che ha segnato solo otto gol, ma molti altri giocatori nel corso dell’anno hanno trovato la via della rete. Non siamo mai stati dipendenti da un solo giocatore. La squadra aveva un proprio credo, un proprio modo di giocare, in questi casi chiunque giochi riesce a esprimersi al meglio.
La vittoria del campionato può dare la carica in vista della finale di Coppa Italia contro il San Pietro?
Sicuramente, anche se sarà una gara complicata. La finale è tra un mese, dovremo essere bravi a mantenere alta la concentrazione. Ci piacerebbe realizzare questa doppietta, Campionato e Coppa Italia, sarebbe una cosa che rimarrebbe nella storia.
Ha già qualche aspettativa per la prossima stagione?
E’ successo tutto troppo in fretta, non abbiamo avuto il tempo per pensare. Se domenica avessimo perso il discorso promozione si sarebbe riaperto. Ci penseremo con calma a stagione conclusa. Nelle prossime gare farò giocare di più chi ha trovato meno spazio, ma starò attento a non falsare il campionato, visto che affronteremo tre squadre di bassa classifica. Non sarebbe bello nei confronti delle altre formazioni che lottano per non retrocedere.
Di Mattia Giovanardi
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