
Dopo aver calcato i campi della Serie A con la maglia del Piacenza, adesso Gianpietro Piovani è considerato uno dei migliori tecnici di calcio femminile in circolazione, avendo appena vinto la Panchina d’oro 2017/2018, ritirata pur con l’amarezza dell’annunciata non iscrizione del Brescia al campionato appena iniziato. Ora Piovani siede sulla panchina dell’ambizioso Sassuolo, deciso più che mai a disputare un’ottima stagione, dopo essersi salvato nelle ultime giornate dello scorso campionato.
Mister, quali sono gli obiettivi stagionali?
I nostri obiettivi sono quelli di fare crescere le ragazze più giovani e logicamente puntare anche fare un bel campionato, provando magari a dare fastidio alle cosiddette grandi.
Che squadra è stata allestita durante l’estate?
Come ho detto poc’anzi è stata allestita una squadra giovane, con anche alcune giocatrici esperte, sia Italiane che straniere. Dunque cercheremo di lavorare con grande passione e umiltà.
Che cosa l’ha spinta ad accettare la proposta del Sassuolo?
La serietà delle persone con cui ho potuto parlare nel momento in cui c’è stata la trattativa. Ovvero il Direttore Terzi, l’Amministratore Delegato Giovanni Carnevali e poi logicamente la società capitanata dal Dottor Squinzi che è in forte crescita sia nel maschile che nel femminile. Persone molto umili e con valori umani importanti.
Lei ha lavorato sia nel calcio maschile che in quello femminile. Quale dei due preferisce?
Il calcio è sempre calcio. Con il maschile mi sono trovato bene ma, nel femminile, ho riscontrato la presenza di una grande passione e una incredibile voglia di migliorarsi sul campo. Questo dà grande soddisfazione anche a me come allenatore per il lavoro che andiamo a svolgere ogni giorno.
Cosa deve fare il calcio femminile per emergere?
Continuare a lavorare in questa direzione perché siamo in forte crescita e la qualificazione della nostra nazionale femminile ai mondiali ne è una prova lampante.
Com’è il livello del Campionato quest’anno? La Juventus è sempre favorita?
Con l’entrata di parecchi Club professionistici, il livello si è alzato ulteriormente anche perché sono arrivate giocatrici straniere forti e di conseguenza con il lavoro fatto sulle nostre giovani sia livello di Club che di nazionale ha portato parecchie ragazze a giocare in serie A ad una giovane età. Se prima la nazionale italiana poteva contare su 25/30 ragazze ora credo che questa cifra si sia raddoppiata. Credo sia un vantaggio per tutti.
Le piacerebbe un giorno sedere sulla panchina della nazionale femminile?
Io sono molto ambizioso questo non significa però essere presuntuosi . Lavoro con umiltà durante la settimana aiutato dalle mie splendide ragazze e cerco di imparare e migliorare sempre. Poi è normale che ognuno di noi cerchi sempre il meglio. Credo che quella sia la ciliegina sulla torta più bella e importante per un allenatore.
MA
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