La gara di ieri tra Genoa e Sassuolo, valida per la terza giornata di ritorno, si può riassumere in una parola: compromesso. Le due squadre occupano rispettivamente l’11° e la 13° posizione in campionato ed hanno dato vita al classico scontro di metà classifica, in cui le contendenti, più che per segnare, giocano per non rischiare e non farsi del male.
Il terreno di gioco dello stadio Luigi Ferraris di Genova detiene probabilmente la responsabilità maggiore dello scialbo pareggio tra i due team, un campo spesso in cattive condizioni che di fatto non permette di esprimere un gioco esaltante, veloce e spettacolare.
I goal arrivano entrambi nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo: il Sassuolo passa in vantaggio al 28° minuto con Djuricic, che con un destro da dentro un’area di rigore parecchio affollata trafigge il portiere rosso-blu, mentre il pareggio dei genoani arriva al 41°, quando Sanabria sfrutta un fortunato rimpallo di uno scontro aereo e con un tiro secco a mezza altezza insacca la rete.
La seconda metà di gioco è abbastanza noiosa sino alle battute conclusive, durante le quali gli ospiti mostrano qualche difficoltà dal punto di vista di fisico ed i genoani, più freschi, riescono a comandare il pallino del gioco. Proprio nel finale, una bella parata di Consigli su Kouame nega la vittoria ai padroni di casa, ma comunque non cambia la storia di una partita lenta e pedante.
Fa invece notizia il secondo goal in due partite dell’attaccante paraguaiano Antonio Sanabria, giunto in Liguria a fine gennaio per rimpiazzare Piatek, passato al Milan. Da come si è presentato, lascia ben sperare che quest’anno la dinastia dei goal non si sia conclusa con la partenza del suo predecessore polacco, ma che possa continuare.
Riccardo Chiossi
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