
Lo scorso weekend è partito il campionato di serie D che vede per il 10° anno consecutivo ai nastri di partenza anche la Virtus Castelfranco. Guidata ancora una volta dalla famiglia Chezzi, il padre Paolo come presidente e il figlio Marcello come tecnico, la squadra biancogialla punta a conquistare la salvezza in un girone difficile come il D. Marco Melli, sul numero di Vivo Castelfranco del 27 agosto scorso, ha fatto il punto della situazione proprio con il presidente Paolo Chezzi.
Presidente, quali sono gli obiettivi per la Virtus quest’anno?
Per la prima squadra puntiamo sicuramente alla salvezza, sarà dura, dato che abbiamo un girone particolarmente difficile. Mentre per il settore giovanile l’obiettivo è quello di continuare un lavoro complesso e qualitativo sulla squadra.
Periodo di cambiamenti per il calcio italiano, la serie D avrà più squadre, nel vostro girone, oltre a voi, ce ne saranno diciannove. Cosa comporterà?
Cambia parecchio. Sicuramente a livello di logistica, dato che abbiamo 4 partite in più, ci saranno più trasferte, servirà una rosa più ampia e bisognerà monitorare bene la salute dei giocatori per ridurre il rischio di infortuni, ed evitare situazioni come quelle dello scorso campionato. Parlando in generale, specialmente per il nostro girone, sarà durissima. Molte squadre sono “scese” di categoria aumentando quindi il livello professionistico e qualitativo dell’intero girone. Squadre come il Piacenza o il Rimini, che hanno una storia importante, ma anche la Correggese e il Porto Tolle saranno avversari ostici. Si dovrà lottare di più.
C’è qualche giovane interessante da tenere d’occhio?
Abbiamo lavorato molto sul settore giovanile e i risultati si vedono. I quattro ragazzi più promettenti sono andati al Modena, mentre per altri ragazzi possono avere un futuro da professionisti. Sto pensando a Martina e Desani, ma anche Ladu, ragazzi promettenti arrivati dal Carpi e dal Sassuolo. Non possiamo lamentarci, i rapporti con le tre squadre principali della provincia sono buoni.
Tavecchio è stato a lungo il presidente della Lega Dilettanti, come lo vede nella poltrona più importante del calcio italiano?
Sono molto contento, specialmente per la lega dilettanti. Si è battuto e continua a battersi per la fiscalità ai dilettanti e accetta una riduzione graduale del vincolo. Albertini lo avrebbe messo per i 18enni e per noi e la categoria sarebbe stata la fine. Per noi è una cosa positiva.
Partite difficili ma l’unico vero derby rimasto è quello con il Formigine…
E’ sintomatico del calcio dilettantistico in Emilia. Con il Formigine è un vero derby da anni, ma siamo le sole. Se nelle serie maggiori la nostra provincia è riuscita a portare in alto le squadre (Modena, Carpi e Sassuolo) difficilmente ci riesce con le piccole realtà. In verità servono investimenti e tanta forza di volontà e probabilmente mancano entrambe in questo periodo. I club facoltosi che possono permettersi di spendere certe cifre, non solo per buoni giocatori, ma anche per trasferte e logistica, sono sempre meno.
Il Mister Marcello Chezzi è naturalmente confermato…
Ovviamente si e ne siamo contenti.
Di Marco Melli