Non si può dire che il weekend appena concluso sia stato positivo per le squadre modenesi dei principali campionati calcistici. Il bilancio è di un solo punto in tre partite, quello conquistato dal Modena al Braglia contro uno Spezia in dieci uomini per gran parte della ripresa, addirittura in nove negli ultimi sette o otto minuti. Avendo già visto all’opera più di una volta tutte le squadre di questo campionato livellato verso il basso continuo ad avere la sensazione che il Modena di Novellino avrebbe tutte le carte in regola per entrare nelle prime otto, anche se al momento l’ultimo posto valido per i play off è lontano sei punti.
I canarini in tal senso pagano la crisi di gioco, di condizione e di punti di novembre e dicembre, ma anche una rosa un po’ troppo corta nel momento in cui si deve rimontare. La dimostrazione è venuta nell’ultima settimana quando Novellino ha schierato praticamente gli stessi uomini contro Latina, Reggina e Spezia. E nel match con i liguri sono mancati soprattutto gli esterni, Molina molto più di un Rizzo comunque acciaccato, diventati fondamentali nel 4-4-2 ultra classico del tecnico di Montemarano. E’ proprio sugli esterni che in rosa non ci sono rincalzi all’altezza. Se manca Rizzo, viene avanzato Garofalo, molto più terzino che ala, mentre dall’altra parte l’alternativa a Molina è Nardini, giocatore che conosciamo bene per la corsa, l’impegno ma anche i limiti tecnici.
Nonostante ciò i play off sono ancora possibili, con dieci partite da giocare di cui cinque in casa e cinque in trasferta, una delle quali il derby con il Carpi. Fondamentale sarà uscire indenni dalla prossima trasferta, quella di Lanciano, contro una squadra reduce da una pesante battuta d’arresto, e proprio per questo ancor più pericolosa.
Il Carpi invece è in piena crisi ed è atteso da una serie di partite contro avversari di alta classifica, a cominciare dal Trapani che arriverà al Cabassi sabato prossimo. Incredibile l’involuzione dei biancorossi, proprio in coincidenza con un mercato di gennaio sulla carta di alto livello. Forse proprio l’ingaggio di giocatori di prestigio e dallo stipendio elevato, oltre alle aumentate aspettative che hanno portato con se, ha tolto certezze a una squadra che viaggiava sull’onda dell’entusiasmo della prima storica promozione in serie B e spesso anche su un gioco brillante soprattutto in trasferta.
Il cambio di allenatore, Giuseppe Pillon al posto di uno Stefano Vecchi comunque da sempre in discussione, non ha portato gli effetti sperati e ora è subentrata la paura di essere risucchiati in zone della classifica fino a qualche settimana fa inimmaginabili. Il tecnico veneto nelle prossime partite avrà un compito assolutamente non facile, quello di dare tranqullità ai biancorossi e di condurli in salvo il prima possibile.
Infine il Sassuolo. La partita contro la Roma ha evidenziato una volta di più l’inadeguatezza della squadra neroverde in questo campionato. I giallorossi hanno vinto con il minimo sforzo e i due gol sono la conseguenza di due clamorosi errori dei giocatori del Sassuolo nel far ripartire l’azione. La squadra di Di Francesco continua a subire gol a raffica e a segnare col contagocce e ha perso per infortunio quello che sembrava il suo giocatore più in forma, Antonio Floro Flores.
E già da diverse partite non riesce più a ritrovare il suo uomo di maggior talento, quel Domenico Berardi protagonista del momento migliore dei neroverdi in questo campionato, ma che purtroppo si è fermato alla magica serata contro il Milan e all’esagerata euforia che ne era seguita. Senza il miglior Berardi, oltre che senza Floro Flores, non si capisce come il Sassuolo possa riuscire a conquistare una salvezza che sulla carta, incredibilmente, sarebbe ancora possibile vista la mediocrità delle avversarie dirette.
GIOVANNI BOTTI