
Le parole del presidente Carlo Rivetti in occasione della presentazione dei festeggiamenti per i 110 anni del Modena F.C.
“Per il 9 aprile ci sono sorprese che non vogliamo svelare. Centrare la promozione sarebbe la ciliegina sulla torta, ma tutte le partite da qui alla fine sono fondamentali. Se ci credo? Può succedere, ma può anche non accadere. Io voglio ringraziare la Reggiana, se non ci fosse stata sarebbe stato un campionato noioso e l’avremmo già vinto. Ci hanno regalato quel giusto pathos, e di questo li ringrazio molto. Le loro dichiarazioni? A me personalmente no. Fanno parte di un certo tipo di approccio al mondo del calcio che io non condivido. Io ho fatto l’arbitro, ed è il mestiere più difficile al mondo, e possono sbagliare. Noi pensiamo solo a noi stessi. Lo spettacolo di Reggiana-Modena è stato bellissimo, e spero vivamente di essere promossi entrambi, così risparmiamo anche sulle trasferte. Stadio? Studieremo delle soluzioni per le persone con handicap. Ci sono cose che dobbiamo mettere assolutamente a posto. 110 anni di storia? Emotivamente è importante, e sono solo i primi 110 anni. Cadono in un momento estremamente positivo, e sarebbe bello festeggiarli con tutta la città. Finora è stato un film fantastico, perché siamo partiti male. A Montevarchi mi dicevano di cacciare il mister. E quello che è successo dopo è stato incredibile. Direi che l’obiettivo sia stato centrato. Sono sorpreso dalla civiltà dei tifosi. Adesso mi riconoscono per strada, mi salutano. Mi piace molto il rapporto che abbiamo costruito. Domenica al terzo gol sono andato ad abbracciare Sghedoni, senza di lui probabilmente non saremo qui. Centro sportivo? Stiamo lavorando sui giovani, il rapporto con Mauro Melotti è giornaliero e condividiamo il suo punto di vista. Vogliamo prima formare i ragazzi, e poi vengono i risultati. Abbiamo finito di acquisire il patrimonio museale e la mostra sarà un antipasto. Per il momento non pensiamo al centro sportivo, anche se in un futuro sicuramente sarà nei programmi. Il Museo avrà contenuti multimediali e sarà permanente. Vogliamo farlo entrare nel sistema museale del territorio modenese. La speranza è di avere lo stadio pieno con l’Imolese”.
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