
Marco Armellino è il primo giocatore gialloblù a parlare dopo la inattesa sconfitta dei canarini al Braglia contro l’Olbia di domenica. Nell’immediato dopo gara avevano parlato solo mister Tesser e il ds Vaira. E dall’alto della sua esperienza il giocatore campano cerca di placare l’ansia e di guardare avanti con tranquillità. “E’ normale che ci sia amarezza avendo perso dopo 21 risultati utili consecutivi – dice Armellino – una squadra con la mentalità vincente come la nostra, perdere in questo modo in casa è normale che l’accusi. Noi però abbiamo già voltato pagina lunedì dopo la partita, l’abbiamo analizzata col mister, è un jolly che ci siamo giocati, un incidente di percorso, ma la squadra, ne sono certo, reagirà sicuramente sul campo già sabato a Carrara. Sarà una partita difficile come tutte in serie C fuori casa, da non prendere sotto gamba perché loro sono una squadra forte e anche la Reggiana su quel campo ha faticato a portare a casa un pareggio. Lavoriamo come abbiamo sempre fatto in tutte queste settimane e andiamo là per cercare di portare a casa il bottino pieno“.
Armellino si sofferma poi sul suo stato di forma, visto che è stato uno dei giocatori più impiegati da mister Tesser. “Io sto bene, l’età avanza, è vero, però più uno gioca più sta bene, fa piacere il fatto di essere chiamati sempre in causa e uno cerca sempre di rispondere presente. Poi c’è una partita dove si riesce a dare di più e una dove si riesce a dare di meno, è normale, non siamo robot. Però l’importante è il gruppo, la squadra, non ci dimentichiamo che siamo primi a più due e dobbiamo continuare così“.
Il centrocampista torna poi indietro alla gara di domenica con l’Olbia. “Se è subentrata un po’ d’ansia dopo che siamo andati davanti in classifica? Ci ho pensato anch’io – dice – ma non credo. Siamo in tanti abituati a stare in alto in questo gruppo. Con l’Olbia abbiamo subito due gol al 42′ e al 46′ su errori nostri, prima non ci avevano mai calciato in porta. E’ andata così ma l’abbiamo già cancellata. Pensiamo solo a Carrara. Una cosa simile mi era già successa quando ero a Lecce – ricorda Armellino – eravamo a più due sul Catania, pareggiammo in casa col Siracusa, sono partite che uno non dimentica mai, il Catania vincendo in casa con la Juve Stabia andava a pari punti ma era avanti nello scontro diretto. Abbiamo avuto la fortuna che loro perdessero in casa con la Juve Stabia e siamo rimasti lì. Siamo stati fortunati però sono situazioni che uno deve vivere serenamente e andare avanti partita dopo partita. Noi eravamo a meno otto, siamo arrivati a più cinque, ora siamo a più due ma sempre in vantaggio. Dipende da noi con la massima serenità, spensieratezza, ma con piglio giusto. Abbiamo un allenatore esperto di promozioni che già quando eravamo a più cinque ci continuava a ripetere di stare concentrati che non avevamo fatto ancora niente. E’ un campionato lungo e duro, dove puoi perdere o pareggiare in tutti i campi. Dobbiamo tornare a pensare a una partita alla volta“.
“I giovani – continua Armellino – è normale che l’accusino di più queste situazioni, non sono ancora abituati a tutto questo. A loro dico di stare sereni, di continuare a dare quello che hanno dato fino ad oggi e cercare di continuare a fare quello che avevamo fatto prima di Olbia, senza cercare nulla di diverso. Lavorare in settimana e riportare in campo quello che si fa in settimana. Il fatto che Modena e Reggiana giochino sempre sfasate può condizionare? Inconsciamente si – conclude il centrocampista canarino – però può valere anche per loro. Ripeto, dobbiamo solo stare sereni e continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Siamo a più due e dipende da noi“.
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