CALIENDO “CAMPO IMPRATICABILE E DANNO ENORME. ORA DOVREMO RIZZOLLARE”

Come volevasi dimostrare, Modena – Catania è stata rinviata (giustamente) a data da destinarsi, dopo ore e ore di confronti tra le due società e la Lega si è arrivati alla fatidica decisione: il match non si può disputare, causa le ingenti nevicate dei giorni scorsi che hanno reso il terreno del Braglia un campo, come si dice in questi casi, di patate.
La partita con i rosso-azzurri, non si gioca, all’annuncio dello speaker Casolari di tale decisione, i pochi presenti sugli spalti hanno cominciato a rumoreggiare, inveendo contro la società, Antonio Caliendo e dedicando qualche coro, non certo amorevole, contro la lega calcio. C’era quindi, un clima surreale anche perchè i tifosi, “aficionados” della Curva Montagnani erano stati smistati tra tribuna e gradinata a causa dell’inagibilità del settore contenente la parte più calda del tifo canarino.

Il Braglia quindi si svuota e dopo qualche minuto di attesa e di incertezza su chi della società avrebbe parlato, ecco spuntare Antonio Caliendo, così si è espresso sulla situazione generale il massimo dirigente canarino: “Se nella giornata di ieri, fosse venuto un delegato della lega, la decisione era già stata presa, l’unico che poteva decidere se giocare o meno, era l’arbitro, noi eravamo d’accordo con il Catania e la Lega di rimandare questa gara a data da destinarsi. Giocare dopo 24 ore? Il campo non ci avrebbe dato, comunque delle garanzie, io credo che questo sia stato un danno grandissimo per noi. Abbiamo mobilitato una cinquantina di persone con quattro trattori e un cingolare per giocare questo match. Abbiamo lavorato tutta la notte, abbiamo fatto il nostro dovere e presentato il campo in regola, ma purtroppo la situazione del terreno era allucinante, il campo ha subito danni incalcolabili. Occorre una rizzollatura immediata, dirò al Comune di attivarsi. La Lega doveva mandare un delegato prima.

L’ex procuratore continua così: “Noi avevamo fatto un’analisi con i tecnici che con questo campo potevamo arrivare a fine campionato tranquillamente, a Giugno sarebbero cominciati i lavori. Per chi non lo sapesse, questa situazione del campo è cominciata quando è stato rifatto il fondo, quest’ultimo misura 20 cm, anzichè 40 come da regolamento. Il Comune se ne è reso conto, e ha stanziato la cifra che occorre per far sì che questo Stadio possa ospitare anche la Nazionale. Devo dire che ho trovato una squadra dispiaciuta di non giocare, quando gli è arrivata la comunicazione. Tutti speravano di giocare, io però con un campo così non mi prendo la responsabilità di rischiare che uno dei miei giocatori si rompa….“.

Di Filippo Mattioli