CARPI AL BRAGLIA, GUERZONI: “PRONTI A OFFRIRE LA DISPONIBILITÀ DELLO STADIO, LA DECISIONE VA PRESA INSIEME AL MODENA”

Con la A ormai in tasca del Carpi (con 15 punti di vantaggio sulla terza ci vorrebbe un suicidio sportivo per perderla), diventa sempre più di attualità il tema dello stadio dove i biancorossi giocheranno la loro prima, storica stagione nell’Olimpo del calcio italiano. Se da un lato il sindaco di Carpi Alberto Bellelli lascia aperta una speranza (“faremo tutto il possibile per far si che il Carpi possa giocare le partite casalinghe in città”, scenario che sembra francamente abbastanza remoto). Dalla parte modenese, dopo le parole pronunciate ieri da Antonio Caliendo, oggi sono intervenuti i rappresentanti del Comune di Modena.

Stiamo lavorando perché lo stadio sia all’altezza della qualità e della dignità dello sport modenese e ha previsto degli investimenti per garantire un nuovo fondo – ha detto il sindaco Giancarlo Muzzarelli – un fondo misto che sarà realizzato quest’estate con un bell’investimento. Dopodiché, come ho già detto lo stadio è a disposizione e insieme al Modena e a chi vuole venire ci metteremo intorno a un tavolo per risolvere tutta la questione. Noi siamo a disposizione e riteniamo che ci siano condizioni per far bene per il calcio in tutta la nostra provincia. Lo stadio è di proprietà del Comune di Modena – conclude il sindaco – ma non vogliamo tener fuori nessuno, vogliamo fare un ragionamento a tutto campo, serio, di responsabilità, perché noi riteniamo che lo stadio debba essere valorizzato appieno a partire naturale ente dal Modena calcio“.

Al sindaco fa eco l’assessore allo sport Giulio Guerzoni: “Innanzitutto è importante che il Modena resti in serie B.
Poi se il Carpi incontrasse difficoltà a disputare la serie A allo stadio Cabassi, Modena offrirebbe disponibilità piena al sindaco Bellelli e al Carpi Fc. Ovviamente lo decideremmo insieme al Modena, che rimane il nostro riferimento sportivo e gestionale. Ma è chiaro a tutti che, fino a quando il Braglia rimarrà un impianto pubblico, nessun tavolo si potrà organizzare, nessuna trattativa per il suo utilizzo si potrà svolgere senza l’assenso e l’indirizzo dell’amministrazione comunale proprietaria dell’immobile
”.