INTERVISTE GIALLOBLU: ALBERTO SPAGNOLI, TRA GOL E PRIMI PIATTI

Foto Campanini/Baracchi

Il Modena sta già programmando il futuro nonostante il campionato in corso non sia stato ancora sospeso ufficialmente. L’idea emersa dal Consiglio Federale è quella di ripartire anche con la serie C, almeno per i play off, ma non sarà facile per diversi motivi, primo tra tutti il fatto che i giocatori non scendono in campo da più di tre mesi. “Essendo professionisti dobbiamo allenarci e tenerci in forma anche in periodi come questo – ci spiega l’attaccante canarino Alberto Spagnoliil problema è che ci sono situazioni diverse, c’è chi ha vicino a casa un prato o un giardino e ha potuto allenarsi all’aperto, e chi vive in centro e ha dovuto farlo solo in casa. Poi l’alimentazione, lo stile di vita che inevitabilmente è cambiato. Di sicuro ci sarebbe bisogno di un periodo di ripresa, partire subito a mille significherebbe rischiare tanti infortuni”.

Tu Alberto come hai trascorso il lockdown?

Mi sono allenato tanto seguendo il programma del preparatore, ma anche un po’ da autodidatta, ad esempio saltando la corda, un esercizio che mi piace molto. Poi mi sono dedicato al giardinaggio. Io e mia moglie viviamo nella stessa casa dei miei suoceri, che hanno una serra. Ho quindi tagliato l’erba, piantato pomodori, insomma sono stato in mezzo al verde e mi ritengo fortunato”.

Ti sei riscoperto anche un bravo chef…

Diciamo che ho fatto di necessità virtù. Trovandomi in casa da solo è scattata in me l’arte di arrangiarsi e il cucinare è diventato una passione. In cucina, devo dire, mi diverto molto”.

Primi, secondi o dolci?

Principalmente primi. Risotti, pasta, sughi vari. Non sono troppo goloso di dolci e con il fatto della dieta non li avrei potuti mangiare”.

Sei anche tra i partecipanti dello show cooking gialloblù organizzato dal Modena…

Si, lo faccio anche per trascorre il tempo qui a casa e per fare qualcosa con i compagni. Certo ci vuole un po’ di spirito di competizione, ma sarà soprattutto un divertimento”.

Tornando indietro, le giovanili, se non sbaglio, le hai fatte nel Milan…

Si, con gli Allievi Nazionali abbiamo anche vinto lo scudetto, tra l’altro in finale contro l’Empoli di Pacini. Poi, dopo un anno in prestito all’Hellas Verona, sono tornato nella Primavera del Milan dove però in attacco c’era troppa concorrenza, da Petagna a Ganz. La stagione successiva, da svincolato, sono andato a Sacile, in serie D, dove ho conosciuto mister Zironelli che mi ha insegnato tanto, anche dal punto di vista del carattere. Sono stati due anni molto positivi”.

Con Mister Zironelli sei stato poi anche a Mestre. Perchè secondo te non è riuscito a legare con la piazza di Modena?

“Guarda, ho smesso di chiedermelo perché non sono riuscito mai a darmi una risposta. Inizialmente per me è stato un dispiacere poi è normale che nel calcio e nella vita le strade si separino. Mi sono trovato molto bene anche con mister Mignani. Zironelli è una persona molto vera, che le cose le sente col cuore, parla in dialetto e non riesce a dire una cosa per l’altra. Questo, purtroppo, a volte non aiuta”.

Chi era il tuo idolo da ragazzino, l’attaccante a cui ti sei ispirato?

Sicuramente Ibrahimovic. Poi Luca Toni, perché era il classico numero 9 forte di tesa. Ho saputo dopo che è partito dal basso e ha dovuto fare la gavetta prima di diventare il campione che è stato. Questo me l’ha fatto apprezzare ancora di più”.

Come ti trovi a Modena, come città e come ambiente?

Molto bene. La città è bellissima, in particolare il centro. E’ poco caotica, non c’è tutto quel traffico fastidioso, e riesci a girarla tutta con facilità. E poi con i modenesi, andando nei bar o nei negozi, ho avuto esperienze positive, ho trovato persone sempre educate, che ti salutano. Sono stato in città molto meno accoglienti”.

E poi per uno chef appassionato è il posto ideale…

Certamente. Prima di venire qui conoscevo solo il gnocco e le tigelle. Ora ho scoperto la città anche da questo punto di vista e mi sono reso conto che ci sono tante prelibatezze in più”.

Tu hai un altro anno di contratto. Resti volentieri?

Si, molto. Spero di ripartire bene la prossima stagione. E poi mi ritengo fortunato ad avere un contratto. Chi è svincolato, con la situazione che stiamo vivendo, qualche pensiero in più ce l’avrà di sicuro”.

(GB)

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.