
Questa settimana ospite della Tana gialloblù channel è stato Ezio Capuano, l’ultimo mister prima della disgraziata radiazione della società canarina nel 2017, benvenuto mister.
Ezio Capuano: Grazie a voi per l’invito, per me è un piacere poter interloquire con la Modena calcistica dopo qualche anno da quel momento, ne approfitto per fare i complimenti alla società gialloblù per la squadra che sta costruendo sperando possa raggiungere le categorie che merita, seguo sempre le squadre che ho allenato e il Modena in particolare, sono sicuro che entro breve potrà tornare nei palcoscenici di sua competenza.
La Tana Gialloblù: Quando se ne andò da Modena definì la seconda stagione, terminata malauguratamente con la radiazione, come la più brutta della sua carriera, conferma questa sua impressione?
Ezio Capuano: Confermo assolutamente, ne successero di tutti i colori, rimasi a capo di questa barca che faceva acqua da tutte le parti, cercavo di tenerla a galla, cercando di andare a giocare, anche contro il parere dei giocatori che poi fecero una cosa poco edificante. Dissero in una conferenza stampa che volevo difendere il mio contratto quando in realtà l’unico che non è entrato nel fallimento non prendendo nulla sono stato io, vedere arrivare al campo gente che non c’entrava nulla con il calcio mi aveva fatto capire che la disfatta sarebbe arrivata di lì a poco. Questo mi è particolarmente dispiaciuto in quanto fui accolto molto bene a Modena, ma purtroppo era una una morte calcistica annunciata, provai fino all’inverosimile quantomeno di andare a giocare, un vero peccato perché la stagione precedente fu fatto un capolavoro, rinnovai per tre anni nonostante avessi un’offerta da una squadra importante dove conoscevo tutti, offerta che rifiutai proprio perché avevo appena rinnovato con Modena che non volevo abbandonare.
La Tana Gialloblù: Cosa pensa della decisione dei giocatori di non scendere in campo?
Ezio Capuano: Rispetto tutte le decisioni, nella vita tutti hanno il diritto di dire e fare quello che possa sembrare loro più corretto, però noi che facciamo calcio rappresentiamo una città, ci sono persone che aspettano il risultato della propria squadra di calcio per tutta la settimana, proprio per questo ho tentato in tutte le maniere di andare avanti, difendendo lo scudetto del Modena, sapendo nonostante tutto che eravamo in condizioni molto difficili, fu senza dubbio il periodo più brutto per me, essere estromesso da un campionato non mi era mai capitato, ero convinto di aprire un ciclo importante a Modena, ma purtroppo non fu così. Per onestà devo dire che, nonostante la decisione di non giocare dei giocatori, saremmo stati estromessi comunque, in quanto non ci facevano giocare, quindi sarebbe stata solo una cosa rimandata di una settimana.
La Tana Gialloblù: Nel secondo anno, lei praticamente fece quasi le veci del ds portando diversi buoni giocatori.
Ezio Capuano: Nella costruzione della squadra ci furono grossi problemi, si era sparsa la voce che il Modena non era in buone acque, però mettendoci la faccia riuscimmo a portare giocatori che non sarebbero venuti a Modena, con una situazione diversa certamente si poteva costruire una squadra molto più importante, di queste difficoltà me ne accorsi alla fine del ritiro, difficilmente avremmo avuto una vita lunga, ma non mollai cercando di non fare capire ai giocatori questo mio sentore. Nonostante questa situazione riuscimmo per l’appunto a portare giocatori che non volevano venire a Modena e evidentemente quelli che decisero di non venire avevano purtroppo ragione.
La Tana Gialloblù: Cosa pensa della decisione del Comune di chiudere lo stadio?
Ezio Capuano: Capisco le ragioni di chiunque, ma non la condivido, in quanto la squadra di calcio è un bene della città, non mi soffermo su questa decisione, ma non l’ho mai condivisa e continuo a pensarla in questa maniera.
La Tana Gialloblù: Cosa pensa di Antonio Caliendo?
Ezio Capuano: Sono una persona schietta e sincera, Caliendo l’ho conosciuto e ci lavorai nel momento più difficile, non so quali sono le sue responsabiltà precedenti, ma non credo che il Modena sia fallito a causa dell’ultimo periodo bensì per problemi che venivano da lontano. Posso senza dubbio dire che qualsiasi cosa noi abbiamo chiesto a Caliendo, nonostante le difficoltà, non è mai mancato, parlo sopratutto del primo anno, ritiri prima delle partite fuori casa, acquistare giocatori importanti, poi altre cose le saprà lui, di certo non mi piace sparare sulla Croce Rossa, mi sembra il tifo dei deboli e non giusto.
La Tana Gialloblù: Il suo ricordo più bello di Modena.
Ezio Capuano: Sicuramente la partita con il Mantova, dove ci bastava un punto per ottenere la salvezza, e invece si giocò come sempre nel mio credo calcistico per vincere, e infatti vincemmo 2-0. Un coronamento di tanti sacrifici e di una mia scelta molto difficile e forse imprudente, ma posso dire che ho avuto il piacere e l’onore di essere stato l’allenatore del Modena, rimarrà nel mio libro calcistico con grande orgoglio.
La Tana Gialloblù: La prossima stagione dove andrà?
Ezio Capuano: Sono attualmente sotto contratto con l’Avellino, vorrei andare in una grande piazza, alla mia età cerco di avere degli stimoli importanti.
La Tana Gialloblù: Cosa pensa di Tiziano Tulissi?
Ezio Capuano: Ottimo giocatore, di grandi qualità, cercavo di togliergli qualche difetto, come quello di tenere troppo la palla, però un buon ragazzo e buonissimo elemento.
La Tana Gialloblù: Un suo pensiero sul Modena attuale.
Ezio Capuano: Il Modena deve andare in B, non può restare in C, è una delle società più importanti d’Italia, con dirigenti competenti, deve assolutamente tornare in B.
La Tana Gialloblù: Grazie mille mister per avere accettato il nostro invito.
Ezio Capuano: Grazie a voi per avermi dato la possibilità di questa intervista, ribadisco che per me essere stato allenatore del Modena è stato motivo di orgoglio.
Enrico Morselli – La Tana Gialloblù
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