Incontro con la stampa in anticipo per Paolo Bianco in vista del match del Modena con il Bari del lunedì di Pasquetta alle 12,30. Una partita particolarmente importante per il futuro del campionato gialloblu che arriva dopo la sosta. “Io spero che la pausa sia servita perché abbiamo lavorato benissimo, come del resto abbiamo lavorato bene anche nella altre settimane – dice il tecnico gialloblu – poi il verdetto lo darà il campo, ho la squadra tutta a disposizione eccetto Gargiulo, Guarino e Cauz squalificato e soprattutto una squadra che sta bene fisicamente. Lo ha dimostrato anche contro l’avversario più fisico del campionato, il Cittadella. Col Bari una partita che potrebbe essere condizionata un po’ dalla paura? Non lo so, questo campionato è strano, la Samp ad esempio ad Ascoli, a 15 minuti dalla fine, perdeva e poi ha vinto e in due partite ha cambiato la sua stagione. Non so se la paura sarà l’emozione che andrà in campo lunedì, spero di no visto che le prestazioni, Feralpi a parte, sono state positive. Dovremo essere più cinici, siamo la terza squadra per i tiri verso la porta avversaria e non nello secchio e siamo ultimi per occasioni concesse agli avversari. I dati sono confortati dalle prestazioni. In alcune partite abbiamo fatto gare di qualità ma non le abbiamo vinte più per questioni mentali che di qualità“.
Un’attenzione particolare ai dati nelle due settimane di sosta, come ricorda lo stesso tecnico. “Mi sono soffermato più che sul Bari, sui nostri dati. Per quanto riguarda il Bari so dei problemi che ha avuto in trasferta, e che è una squadra in difficoltà. Il termine paura però non ha sempre un’accezione negativa. A volte ti aumenta l’attenzione e non ti fa sbagliare, se presa per il verso giusto non fa male in questi momenti. E’ ovvio che se vai in campo con il timore di sbagliare non va bene, se invece è una paura positiva va usata spesso“.
Il mister gialloblu si sofferma poi su alcuni singoli, a partire dal giovane attaccante Di Stefano. “E’ un ragazzo giovane ed è di prospettiva però è un 2002 e va anche aspettato – spiega Bianco – in un momento delicato della stagione è normale non dargli troppe responsabilità. Fermo restando che è un ragazzo interessante e di grande prospettiva. La partita di lunedì decisiva? Credo che potrebbe esserlo in maniera positiva se dovessimo vincerla, in quel modo potremmo fare un finale diverso da quello che stiamo facendo. La scelta degli esterni – continua Bianco – è legata sia a chi ha più gamba che alle caratteristiche degli avversari, al posto di Cauz invece ho già in mente chi giocherà, ma non lo dico solo perché manca troppo tempo alla partita. Io mi aspetto sempre tanto da tutti, perché quello che uno da non lo da a me ma al Modena, la società per cui gioca. E’ scontato dare tutto quello che si ha ma non per se stessi, per chi ci paga. Tremolada, come altri giocatori, ha avuto un calo fisiologico che fa parte della stagione, poi chi è entrato al suo posto ha fatto bene. Lui, però, sta bene e non è detto che non possa giocare. Tremolada può fare anche la seconda puntata nel 3-5-2, con le sue caratteristiche ovviamente, che sono diverse dagli altri attaccanti“.
Il tecnico canarino si è poi soffermato sul Bari e in particolare sul tecnico Beppe Iachini. “Lo stimo tantissimo – ha detto Bianco – non ho mai avuto lai fortuna di lavorarci insieme e lo stimavo anche quando ci giocavo contro, ha fatto lezioni a Coverciano quando facevo l’allenatore ed è uno degli allenatori più vincenti in questa categoria“.
Infine due parole sull’intervista rilasciata in settimana da Vaira a un canale online dedicato alla serie B. “Credo che la cosa che ho fatto di positivo in questi mesi sia stata il fatto che mi sono annullato per il Modena, non ho vita sociale perché sono qui alle sette di mattina ed esco alle sette di sera, e ciò che mi resta è farmi una pasta con il mio vice allenatore Pensalfini. Poi per il resto non devo essere io a dirlo. Posso dire che in quell’intervista mi sono piaciute le risposte di Vaira, ma molto meno le domande del giornalista che lo ha intervistato“.