
Domenica alle 15, il Modena scende gioca al Ceravolo di Catanzaro l’ultima partita prima della seconda sosta di questo campionato. Lo scorso anno, grande protagonista fu Kleis Bozhanaj, che realizzò il gol della vittoria gialloblu con una grande conclusione da fuori area. “E’ vero, l’anno scorso fu per me una grande emozione. Quella di domenica sarà una partita giocata, loro sono una squadra che tende a giocare a calcio e sono una buona squadra. Sarà una gara tosta perchè anche loro sono in cerca di punti. Noi dovremo cercare di fare la nostra partita senza pensare alla sconfitta con la Samp. L’emergenza infortuni? E un po’ una questione di sfortuna, però chi è sceso in campo ha sempre dimostrato di poter dire la sua“.
Il giovane giocatore albanese nelle ultime partite ha giocato titolare, nonostante mister Bisoli avesse detto che partendo dall’inizio pagasse un po’ la pressione. “Secondo me non è una questione di pressione – ha spiegato Bozhanaj – ma direi più di abitudine, fare due o tre partite da titolare per trovare continuità. Però è vero anche che quando parti dall’inizio e sei abituato ad entrare a partita in corso come succedeva a me l’anno scorso, sei un po’ più fuori ritmo fino a quando non prendi la continuità e il ritmo partita anche giocando dall’inizio. Io non la metterei sulla pressione, ma più sul prendere il ritmo dal primo minuto, poi può essere anche vero quello che dice il mister“.
Il giovane fantasista si sofferma poi sul suo ruolo di quest’anno, più largo a sinistra. “Io nasco come esterno alto a sinistra – dice – è un ruolo che ho sempre fatto da ragazzino, poi quando sono arrivato in Italia ho cominciato a fare il trequartista o addirittura la seconda punta andando sempre però un po’ verso il centro sinistra. In questo caso parto un po’ più largo, ma mi sento a mio agio perché, comunque, quando prendo palla so come comportarmi, per me è un buon ruolo che posso fare. Per reggere questo modulo, il mister chiede che i due esterne offensivi, ultimamente io e Antonio Palumbo, diano una mano ai due mediani e anche ai terzini. C’è da fare un sacrificio in più quando si è senza palla, stando magari un pochino più bassi, ma è una cosa che sappiamo fare. Ci chiede di essere compatti e di dare una mano in copertura. L’intesa con Palumbo? E’ importantissima. Anche l’anno scorso, quando non giocavo, lui ha sempre cercato di darmi una mano e dei consigli, come hanno fatto anche altri. Quando siamo un campo ci troviamo bene e sappiamo come trovarci“.
Infine due parole sulla gara con la Sampdoria di domenica scorsa. “Della partita con la Sampdoria ci teniamo il primo tempo e dobbiamo ripartire da li, ce la siamo comunque giocata con una squadra che lotterà per la promozione diretta. Il nostro è stato un buonissimo primo tempo anche se senza troppe occasioni. E poi deve essere una sconfitta che ci fa crescere e non ripetere più certi errori“.