Dopo il pareggio per 1-1 in quel di Livorno è tempo di tornare in campo per il Modena, domani alle 18 allo Stadio Braglia andrà in scena Modena – Carpi. I canarini affronteranno nel derby la capolista che ha messo in ghiaccio la promozione in serie A martedì sera pareggiando contro il Bari di mister Nicola.
In vista del match ha parlato il modenesissimo mister canarino, Mauro Melotti “Da modenese è una partita un po’ più sentita delle altre, però quando fai l’allenatore devi cercare di allontanare il più possibile tutti questi aspetti folcloristici. Io nel ’71 o nel ’72 – fa un po’ di amarcord il tecnico – andai a provare due volte per il Carpi poi mi tennero a Modena e feci gol la domenica successiva con il Livorno. Faccio i complimenti a loro per quello che hanno fatto e speriamo un giorno di esserci noi al loro posto, come si affronta la squadra di Castori? Come le altre partite, è tutto aperto, è dura, non è ancora deciso nulla quindi speriamo di fare punti anche domani ma che ci sia il Carpi o che ci sia il Livorno non cambia nulla”.
I gialli hanno fatto 4 punti in due gare, contro Crotone e Livorno, è un buon rullino di marcia per chi si deve salvare, queste le riflessioni dell’ex allenatore del Formigine “E’ sicuramente un buon bottino, potevamo fare qualcosa di più prima, la squadra ha dimostrato che quando ha voglia può fare bene contro tutti gli avversari. Noi ci auguriamo che i ragazzi possano fare qualcosa di positivo e di importante, a questo punto della stagione la cosa che conta è la salvezza, non di più. Non potremo contare su Simone Gozzi perchè squalificato – continua imperterrito Mauro Melotti – la sua assenza non mi preoccupa perchè noi siamo la seconda difesa del campionato. Salifu? Sta bene, si è allenato e sarà della partita, non so se dall’inizio o partirà dalla panchina ma certamente prenderà parte al match”.
Torna indietro nel tempo l’allenatore, ricorda le volte che ha affrontato il Carpi sia da giocatore modenese che da allenatore “Io il Carpi l’ho già affrontato in carriera, non mi ricordo neanche più come andò. L’unica cosa che mi importa è quello che succederà domani. Quello che è successo nel passato, va solo nei libri di storia, noi dobbiamo pensare solo a fare risultato domani”.
Di Filippo Mattioli