
Il Modena torna da Catania con un buon punto e con qualche consapevolezza in più anche se i problemi che la squadra gialloblu aveva evidenziato nelle prime giornate sono ancora lontano dall’essere risolti. Innanzitutto gli infortuni, che aumentano e preoccupano sempre di più, al Massimino sono usciti per acciacchi prima Luppi, poi Manfrin, mentre Signori non ha potuto nemmeno scendere in campo proprio per problemi fisici. Poi la difficoltà in zona gol, confermata all’ombra dell’Etna, anche se la vera grande occasione per vincere l’hanno avuta proprio i gialloblu con la traversa colpita da Acosty nei minuti finali. La difesa invece si è dimostrata ancora una volta sicura e affidabile con un Cionek sempre più leader del reparto e un Gozzi molto positivo. Una squadra in crescita quindi quella canarina, almeno dal punto di vista della mentalità, ma che ha ancora tanto da lavorare sul gioco e sulle trame offensive. Interessante la scelta di Novellino di spostare Acosty in avanti come seconda punta, dopo l’uscita di Luppi. In quella posizione il ghanese è sembrato molto più a suo agio che sulla fascia dove è costretto anche a compiti difensivi.
I momenti principali dell’incontro. Nel primo tempo poche occasioni e un rigore (per la verità dubbio) chiesto dal Catania nel finale per un presunto fallo di Acosty su Calaiò.
Ripresa un po’ più brillante e anche nervosa con diversi ammoniti e l’espulsione al 76′ di entrambi gli allenatori, Novellino e Sannino, perchè troppo agitati (Sannino nel dopo partita ha commentato “stavamo giocando 12 contro 12 e non si può fare”). E all’82’ la traversa di Acosty con una gran botta dal limite dell’area che meritava miglior fortuna. Per il Catania invece tanti lanci e palloni messi in mezzo per Rosina, Calaiò e nel finale Cani, sempre anticipati anche all’ultimo dagli attenti difensori gialloblu. Uno 0-0 alla fine probabilmente giusto.
(G.B.)