MODENA, CATELLANI: “DOBBIAMO CREARE UN AMBIENTE IN CUI AL CENTRO CI SIA IL RAGAZZO”

Il nuovo corso del Modena prende sempre più forma, prima la presentazione di Paolo Bianco, nuovo allenatore gialloblu, poi quella di Andrea Catellani come responsabile del Settore Giovanile canarino al posto di Mauro Melotti. Per l’ex attaccante si tratta di un ritorno a casa visto che nel Modena ha vissuto già una importante esperienza da giocatore. “Sono emozionato – ha detto Catellani – è la prima volta che ho la opportunità di operare in una società dove ho militato, questo ha pesato molto nella mia scelta del Modena è stata fortemente voluta, credo ciecamente nel progetto che mi è stato presentato e sono orgoglioso di tornare qui in questa veste. Sento di condividere la volontà di costruire qualcosa di speciale. Mi sento fortunato di essere qui oggi“. 

Catellani ha poi spiegato quello che il suo concetto di Settore Giovanile e della sua crescita. “Nella costruzione di un settore giovanile avere una visione è una delle cose più importanti che ci sia – ha detto – in questo momento, vista la percezione esterna della nostra realtà, credo che non ci vorrà tanto tempo a portare questo settore giovanile ad un livello superiore a quello che è già. Io sono ambizioso, noi abbiamo un ritardo competitivo per quello che è successo qualche anno fa, ma credo che a breve termine il nostro settore giovanile potrà cominciare a produrre qualcosa per la nostra società. Credo che il Settore Giovanile debba rispecchiare la visione del suo responsabile, io cerco di portare il mio patrimonio di esperienze del passato di calciatore in questa situazione, cerco di sviluppare il talento, ma anche creare un ambiente in cui al centro ci sia il ragazzo, che deve essere supportato e aiutato. Poi scegliendo Modena ho apprezzato il fatto che qui ci sia una catena decisionale molto snella e questo è un grandissimo vantaggio, perché il momento del passaggio in prima squadra è sempre molto delicato e io ho riconosciuto in questa società questa visione aziendale che rende efficace la collaborazione tra le persone. E poi avere un gruppo di lavoro forte con cui lavorare, a cui in certi casi delegare e che possa avere la propria autonomia“. 

Risultati subito o crescita dei giovani?

Il mio obiettivo è costruire – spiega Catellani – non sarò mai il responsabile che chiede risultati a tutti i costi ai miei allenatori. Chiedo la massima professionalità, il lavoro più degli altri, in maniera diretta non chiederò mai che la squadra giochi solo per vincere, ma dovrà avere una propria identità. Al netto di ciò però, in questo momento, per il percorso di crescita l’essere in Primavera 3 può rappresentare un po’ un freno e mi piacerebbe che si ottenesse la promozione non tanto per il risultato in se stesso, ma per il percorso di crescita dei nostri ragazzi“. 

Foresteria e società del territorio

La mia visione è quella di alzare, nell’immediato, il livello delle squadre un po’ più grandi con qualche ragazzo che viene da fuori, ma soprattutto io vorrei far crescere una realtà di base, crescere con le società del territorio, far crescere il movimento calcistico modenese. Ho la fortuna di avere un contratto molto lungo e di questo ringrazio la società, alzare un po’ il livello con qualche giocatore che viene da fuori si, ma soprattutto alzare il livello dei giocatori modenesi e del sistema del calcio modenese. Su Modena il bambino tifa Modena e vorrebbe giocare nel Modena. Il lavoro con le altre società del territorio è uno snodo cruciale, è un progetto che è partito molto forte e già in questi primi giorni mi fa capire che sarà ben avviato perché c’è una voglia di Modena esagerata. Cerchiamo di creare la base per quelli che potranno essere anni molto belli per la nostra società, la nostra mission, come ho detto prima, è far crescere il movimento modenese, in un periodo tra l’altro in cui il calcio dilettantistico sta cambiando radicalmente, vogliamo essere una certezza per loro in un periodo in cui di certezze ce ne sono poche“.

Quando si potranno vedere ragazzi in prima squadra

Anche le scelte che dovranno essere fatte per i ragazzi aggregati in prima squadra saranno le più snelle possibile. E’ ovvio che con gli investimenti che si stanno facendo non si vede l’ora che un ragazzo possa salire. Investiremo sulla primavera e il fatto che ci possano essere dei ragazzi che si possano aggregare alla prima squadra già durante la stagione penso che possa essere una certezza più che un ipotesi. Mondele? Era venuto con la Spal a fare il torneo di Viareggio, la mia presenza è stata fondamentale più che altro per segnalarlo al direttore Vaira, in questo momento è aggregato alla prima squadra per il ritiro, poi verrà valutato. All’inizio si è pensato che potesse essere un profilo per la primavera, poi questa collaborazione quotidiane ci consente delle letture che ci permettono di accorciare i tempi“. 

Le squadre Under 23

Ritengo che quello delle squadre Under 23 sia uno scenario molto favorevole e importante per i grandi club, ancor di più con il nuovo regolamento legato ai prestiti e credo che sia uno snodo cruciale di crescita di talenti. Secondo me però rimarranno soluzioni, anche per i costi, applicabili soltanto ai top club“.