Come da tradizione il mister del Modena Attilio Tesser ha incontrato la stampa alla vigilia della partita di campionato, in questo caso quella di domani pomeriggio alle 16,15 al Braglia contro il Genoa. “Viene una squadra importante – ha detto subito il tecnico gialloblu – c’è anche un po’ di rivalità e la partita viene percepita come una sfida di cartello, noi dobbiamo proseguire come stiamo facendo in questo periodo, giocare una partita bella, con qualità e intensità. Il Modena deve fare la sua partita consapevole della qualità importante dell’avversario e che l’unico modo per giocarsela è farlo con coraggio, con cattiveria calcistica superiore all’avversario, con concentrazione, determinazione, fiducia e soprattutto non sbagliare l’approccio alla gara“.
Subito dopo Tesser si è soffermato sulla sua squadra e sull’assenza di Davide Diaw, infortunato: “Mi dispiace perché è un giocatore per noi importante, in un anno e mezzo però non abbiamo mai pianto per le assenze. Ero un po’ più preoccupato stamattina perché abbiamo rischiato di perdere altri due giocatori, un attaccante e un rifinitore, poi fortunatamente li abbiamo recuperati e saranno a disposizione anche se con una settimana lavorativa non completa. Per quanto riguarda la squadra – continua Tesser – rientra Pergreffi anche se Silvestri a Brescia si è calato subito nella parte ed ha fatto una ottima partita. Ballottaggio Poli-Ionita? Andrea sta facendo bene, ci sta dando equilibrio e anche Ionita, quando è entrato, ha fatto subito bene e si sta inserendo molto bene anche se è arrivato da poco. La staffetta tra loro due è stata casuale, anche perché Poli sta crescendo pian piano di condizione“.
Il mister poi parla anche dell’avversario, il Genoa di Alberto Giardino. “Mi aspetto che venga qui e voglia far partita, essendo una squadra di blasone e di esperienza, quello che voglio vedere da noi è far bene quello che abbiamo provato in settimana, dal punto di vista tecnico-tattico e di mentalità. Dovremo giocare con umiltà ma anche con fiducia nei nostri mezzi. L’atteggiamento che abbiamo avuto col Cagliari lo vorrei rivedere per tutta la partita. Gilardino non lo conosco di persona, ma conosco bene il suo secondo, è venuto un paio di volte a vederci al Braglia prima che prendesse in mano il Genoa, gli auguro di far bene, ma da domani sera“.
Modena ha pareggiato meno di tutte, solo quattro volte, c’è un motivo? “Io credo molto anche alla casualità – spiega il mister – se per quella intendiamo comunque che noi come Modena ci giochiamo la partita e lo facciamo fino in fondo sempre, si gioca per far tre punti, questo è, poi quando si muove classifica va sempre bene. La porta inviolata per due partite consecutive? Non ho cambiato nessun tipo di allenamento per la difesa, in alcuni casi c’è stata quella compattezza di squadra necessaria e forse più attenzione e meno errori che in altre occasioni“.
“Il record di presenze allo stadio può essere un’arma a doppio taglio? Penso proprio di no – continua Tesser – perché la nostra curva la sentiamo, il nostro stadio lo sentiamo e i nostri tifosi ci spingono molto. Anche loro hanno una bella tifoseria e mi sembra che arrivino in massa, ma siamo tre volte tanti, questo calore ci deve trascinare e dare una spinta. Un’arma a doppio taglio lo sarebbe solo se entrassimo in campo con la paura ma li non centrerebbe il pubblico saremmo noi ad avere paura ed è un’altra cosa. Il pubblico deve essere un valore aggiunto, il classico uomo in più“.
Infine una considerazione sul fatto che anche il tecnico canarino potrebbe essere tra i papabili per ricevere la Panchina d’oro, come miglior allenatore dell’ultima stagione. “Ne ho presa una quando ho vinto la B col Novara, rappresenta un bel riconoscimento che non cambia però quello che è stato fatto. Se arriverà sarà un piacere ma andrà comunque condivisa con quei ragazzi straordinari che hanno consentito al Modena di vincere“.