MODENA, GLIOZZI: “ADESSO STO BENE. LE CRITICHE? NON LEGGO MAI NULLA PER NON FARMI CONDIZIONARE”

Il ritorno in campo di Ettore Gliozzi, nella ripresa del match con il Palermo, è stato decisivo per la rimonta della squadra gialloblu. L’attaccante, infatti, ha segnato del gol dell’1-2 che ha riaperto la partita e ha messo lo zampino anche nel pareggio segnato da Caldara. “Era importante rientrare per cercare di dare una mano alla squadra – ha detto Gliozzipurtroppo è un periodo che parte già dall’anno scorso nel quale non riesco ad avere quella continuità di allenamento che per me è fondamentale per stare bene. Sabato sono rientrato dopo soli due allenamenti alle spalle e, devo dire, mi sono trovato benissimo in quel ruolo li sotto la punta. Spero di andare avanti senza avere altri problemini che mi limitino, adesso sto bene, devo solo trovare la condizione che con la continuità degli allenamenti arriverà“.

Si passa a parlare del derby col Sassuolo, di cui, tra l’altro, Gliozzi è un ex, avendo giocato nelle giovanili neroverdi con l’esordio anche in prima squadra, una mezz’ora in serie A contro il Torino con mister Eusebio Di Francesco. “Sicuramente il Sassuolo mi ha dato tanto – ci dice – è la prima squadra che ha creduto in me quando ero ragazzino. Le critiche che ho ricevuto in questi mesi? Sono sincero, io non leggo mai nulla, sono fatto così, non mi piace farmi condizionare, so quello che valgo e purtroppo non sono riuscito in questi mesi, per tanti aspetti, a dimostrarlo. A volte diventa anche una questione mentale, quando sei libero di testa ti riesce un po’ tutto e sabato ho avuto quella sensazioni li. A dire la verità l’avevo avuta già dal ritiro però purtroppo ho avuto qualche problemino al polpaccio anche in estate. Adesso l’obiettivo è trovare la continuità di cui ho bisogno“.

Sono sempre stato uno che gioca per la squadra – continua Gliozzi – e anche quando ero fuori ho cercato sempre di stare vicino alla squadra. Credo che questo sia il valore chiave per provare a vincere le partite e i campionati, se la squadra è compatta e si rema tutti dalla stessa parte si possono ottenere risultati importanti. Quando ero fuori, facevo fatica a guardare la partita perché mi dispiaceva non poter dare una mano, ma sono sempre rimasto vicino ai ragazzi. Il modulo 4-2-3-1? Mi ci trovo bene, credo che la squadra con questo sistema di gioco riesca ad esprimersi bene, poi a volte non è nemmeno una questione di modulo, dipende anche dalla fiducia. Credo, comunque, che sia un modulo che si adatti bene alla nostra squadra“.

Infine due parole sul fatto che si prendano un po’ troppi gol, una caratteristica non certo bisoliana. “Diciamo che è un paradosso – conclude l’attaccante canarino – il mister cura tanto la fase difensiva e noi non stiamo riuscendo ad assorbire quello che ci chiede, davanti invece ci lascia molto liberi. Siamo una squadra forte che i gol li fa, dobbiamo riuscire negli ultimi metri quando attaccano gli altri, a sentire quel senso di pericolo che ci permette di prenderne meno“.