
Le parole di mister Michele Mignani, alla vigilia del primo match dei play-off per il Modena, in programma domenica alle 17.30 con l’Albinoleffe.
“Siamo pronti. Abbiamo cercato di mettere a punto la forma fisica, lavorato sulla testa per arrivare a queste partite con entusiasmo. Sono sfide molto al limite e dobbiamo stare concentrati. L’Albinoleffe? Quando arrivi a questo punto della stagione, trovi sempre squadre organizzate. Avranno grande entusiasmo, ha giocatori importanti come Manconi che ha fatto una grande annata. La formazione? Ce l’ho già in mente, ma abbiamo ancora un giorno per pensarci. Gli infortuni? Stanno bene, a parte Davì che ha perso qualche allenamento. In queste settimane abbiamo ottimizzato il lavoro e arriviamo bene alla partita di domani. La cessione della società? Quando io e il direttore sportivo abbiamo letto i nomi che sono usciti, non abbiamo fatto i salti di gioia. Da quando alleno non ho mai avuto contratti biennali, perciò non mi cambia nulla. Qui a Modena abbiamo fatto un buon lavoro: sono convinto di avere un grande gruppo squadra, e in queste due settimane c’è stata grande professionalità. Adesso siamo concentrati sull’Albinoleffe. Gli avversari? Chi è arrivato a questo turno vuol dire che arriva con grande entusiasmo. Chi arrivo dopo ha altri vantaggi, ha lavorato meglio e ha più risultati a disposizione. Adesso però si azzera tutto e comincia un altro campionato. Nei turni precedenti non ho visto grandi sorprese. Il Matelica è una mina vagante. Ma adesso tutte le partite sono indecifrabili. La Triestina, pensando al pareggio, ha fatto una partita d’attesa. Bisognerà essere bravi a valutare certe situazioni. Rabiu? Si allena da quindici giorni con la squadra, ma è un ragazzo che è stato fermo da più di un anno. Bisogna quindi valutare bene, ma sotto l’aspetto fisico è a posto. Il pubblico? E’ il rammarico più grande della stagione. Mi devo adeguare alle regole, ma non credo che lo stadio possa essere un portatore di Covid: è all’aperto e si possono mettere le persone distanti. Sarei felice che potessero entrare mille o duemila persone“.
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