Le prime parole di Andrea Poli come nuovo giocatore del Modena. Il centrocampista classe ’89 è stato ufficializzato e presentato in giornata.
“Mi ha spinto il grande amore che ho per questo sport. Fin da quando ero ragazzino sono innamorato del calcio. Sono venuto qui con grande voglia, nonostante abbia passato un mese difficile. Ringrazio la famiglia Rivetti per l’opportunità, il direttore che mi ha accolto e i ragazzi dello staff che ho conosciuto. Qui c’è uno spirito propositivo. Coincidenza? Il mio primo gol tra i professionisti l’ho fatto proprio qui al Braglia. A Modena ho avuto solo dei bei ricordi, lo stadio è sempre stato molto caldo. E’ bello avere una tifoseria così. La mia condizione fisica? Sono integro, negli ultimi 5 anni ho giocate tante partita. In Turchia ho avuto modo di conoscere un calcio diverso, e mi ha permesso di rimettermi in gioco. Intorno a me devo avere attorno un ambiente che mi stimolo. Ci metterò qualche settimana per trovare il ritmo, ma non ho problemi a mettermi a disposizione col mio preparatore atletico. Non vedo l’ora di giocare coi miei compagni. I miei obiettivi? Ho visto un Modena che ha fronteggiato gli avversari a viso aperto. La classifica fa parte anche del percorso di crescita della squadra. Bisogna dare il tempo di compattarsi in una nuova categoria. Ho visto molti giovani interessanti che hanno voglia di emergere. Si respira un’aria positiva, e sono fiducioso che la squadra possa fare un campionato importante. La Serie B? Non mi fossilizzo molto sulla categoria. Cercherò di fare sempre il meglio possibile. Mister Tesser? Personalmente non lo conoscevo, ma siamo compaesani, essendo io di Treviso. Lo conosco di fama e per quella che ha fatto. Mi ha fatto una buonissima impressione, abbiamo parlato molto nello specifico di quello che vuole che faccia. Il mio primo gol? Ero appena arrivato, e il mister mi aveva mandato in campo gli ultimi minuti proprio contro una mia ex squadra. Feci un bell’anno a Sassuolo. Il mio ruolo a centrocampo? Sono sempre stata una mezzala, capace di inserire ed interdire. Negli anni il calcio si è evoluto, e così anch’io. Quest’estate? Mi sono allenato un mese e mezzo in Turchia. Ho avuto delle richieste, ma non si sono concretizzate. Io volevo tornare in Italia, anche per stare vicino alla mia famiglia e alle mie figlie. La scelta di andare a Turchia? Ho sempre voluto fare un’esperienza all’estero. L’ultimo anno a Bologna non è stato facile, anche a causa di un infortunio grave. Per come sono io, ho bisogno di sentirmi importante e di dare una mano. A Bologna mi sentivo poco coinvolto, e appena è arrivata l’offerta dalla Turchia ho afferrato la palla al balzo. Il mio ruolo? Sono un giocatore Poli-valente. Battute a parte, spero di poter dare una mano. Con la Reggina non sarà facile, perché si tratta di una grande squadra”.