MODENA, RIVETTI: “MI AUGURO SIA UN DERBY CORRETTO E SPETTACOLARE. IL MUSEO E LO STADIO, ECCO IL PROGETTO”. IN ATTACCO ARRIVA LONGO

Le parole del Presidente Carlo Rivetti alla vigilia del derby con la Reggiana, in programma mercoledì alle 21 al Mapei Stadium.

La società è serena e preparata. Io sono agitato, così com’ero a Chiavari. Quest’anno l’emozione è ancora tantissima. La pazienza? Utilizziamo tantissimo anche nella nostra vita lavorativa. Noi abbiamo un progetto, e all’inizio ci vuole pazienza. A Montevarchi ci ho messo la faccia, perché ci voleva e bisognava confermare il gruppo squadra. Poi siamo stati bravi e anche fortunati, ma fare 14 vittorie consecutive è un risultato straordinario. Perché non sono entrato prima nel mondo del calcio? Non avevo i soldi prima. La sfida? Conto sull’aiuto di San Geminiano per darci una mano mercoledì. Noi andiamo là per vincere, perché per adesso sono avanti. Già decisiva? E’ importante perché vale sei punti. Una Reggiana così forte? Si ma nessun rimpianto, ma siamo contenti di essere entrati sia nella storia del Modena che della serie C. Sportivamente parlando è bellissimo, ma è una sfortuna essere arrivati nell’anno di una Reggiana ancora imbattuta. Presidente o appassionato? La passione non ti può accecare. Devi essere sportivo, altrimenti perdi di credibilità. Rapporti con la Reggiana? Li ho conosciuti prima della partita, ma non ho ancora avuto il piacere. Ho avuto ottimi rapporti con il Presidente dell’Entella e del Piacenza, con il quale ho assistito la sequenza dei rigori. Il mercato? Si è arrivato l’attaccante. E’ arrivato Samuele Longo, che stamattina ha fatto le visite mediche. Il momento più bello? Quando tutta la tribuna e la curva hanno fatto un coro per me intonando ‘Presidente portaci in Europa’. Sognare è una delle cose belle della vita e, anche se l’Europa è lontana, non porsi limite è un prerequisito per avere successo. Due uomini decisivi? Gerli senza dubbio, e poi spero che Ogunseye faccia bene. Nella Reggiana direi invece Zamparo. Ogunseye? Le mie aspettative sono alte, e l’ho citato per responsabilizzarlo, e mi aspetto tanto da lui, come da tutti. Il record di vittorie? La gioia più grande sarebbe battere il record della Juve, ma anche l’Inter sarebbe bello, perché vorrebbe dire che vinciamo sia mercoledì che domenica con il Cesena. Il rapporto coi tifosi? Uscendo dallo stadio di Chiavari, i tifosi mi hanno gridato ‘Ti amo’. Quando ti offrono una birra come fai a rifiutare. L’affetto è legato anche ai risultati, ma anche all’inizio, quando le cose non andavano bene, fischiavano solo a fine partita, mai durante. Questo è segno di grande responsabilità e maturità. E’ incredibile la visibilità che ti dà il calcio, ma anche delle responsabilità, che io sento tutte. Cosa abbiamo in più della Reggiana? Un colossale entusiasmo. La cavalcata ha cementato il gruppo, che ha una forza incredibile. I ragazzi lo hanno dimostrato a Chiavari. Che partita mi auguro? Un bel match, ben arbitrato e in una bellissima cornice. Il Braglia? Stiamo studiando un progetto da presentare al Comune, ma credo che siamo sulla strada giusta. L’incontro con le istituzioni è stato positivo, lo dimostra la presenza del Sindaco e del Presidente della Regione allo stadio. Mister Tesser? E’ stato duttile, come la sua rosa. Ha dimostrato intelligenza e grande capacità di gestire la squadra. E’ tutta la società che sta lavorando bene. Sono umanamente soddisfatto per quello che vedo nello spogliatoio prima e dopo le partite. Un museo? Stiamo cercando degli spazi all’interno del Braglia, ma fruibile dall’esterno. Abbiamo acquistato un grosso fondo da un appassionato per creare il percorso museale. Crediamo che possa inserirsi nel concetto cittadino. Modena è una città che si sta espandendo dal punto di vista turistico e crediamo che possa essere una buona idea. Lo stadio? Abbiamo presentato il restauro. Ci sono tanti lavori da fare, ma prima dobbiamo avere una gestione continuativa”.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.